Monti Sabini: Itinerari, Escursioni e Trekking
I Monti Sabini, inseriti nella piĆ¹ vasta area della Sabina, ĆØ una catena che si estende quale naturale prosecuzione verso nord-ovest, del gruppo dei Monti Lucretili. A oriente confinano con il Salto-Cicolano, a occidente con la valle del Fiume Tevere e a nord con le colline di Terni.
I Monti Sabini: Natura e Paesaggio
Per quanto questi monti non raggiungano quote elevate, i piĆ¹ alti sono il M. Pizzuto e il M. Tancia la cui altezza ĆØ di poco inferiore ai 1300 metri, hanno una ricchezza naturalistica e storico-culturale di una certa valenza. Su molte guide e carte la Sabina non ĆØ ben delimitata. Lo straordinario ĆØ, che nonostante le mutazioni politiche che si sono avvicendate nei secoli, essa ha mantenuto quelle caratteristiche che mettono in evidenza la sua peculiaretĆ . Strabone nel suo libro VĀ°, ne dĆ , tra lāaltro, una descrizione geografica: “I Sabini hanno un territorio angusto e montano che si estende per una lunghezza di 125 miglia dal Tevere Nomento fino ai Monti Vestini”.
Tutta questāarea, tra lāaltro piĆ¹ vasta dei vicini Lucretili, nasconde angoli di straordinaria bellezza soprattutto nel periodo primaverile e autunnale. Nelle altre stagioni tale bellezza si manifesta con paesaggi unici, da āpercorrereā e gustare a tutto campo anche grazie al clima mite. Inoltre la vicinanza alla confinante valle santa ne fa una meta veramente da non trascurare.
La natura calcarea dei Monti Sabini somiglia per certi versi i gruppi montuosi dellāAppennino laziale quali ad esempio i Lepini oppure gli Ausoni e giĆ citati Lucretili cosƬ che non mancano le doline, le forre, le grotte.
La Flora e la Fauna dei Monti Sabini
La copertura vegetale ĆØ data da macchie di lecci sul versante esposto a ovest mentre sul lato opposto sono predominanti le querce caducifoglie e le faggete. Queste ultime sono poco estese, e situate solo sulle quote piĆ¹ alte, al di sopra dei 1000 metri. Le zone prative soprattutto nella parte piĆ¹ a nord si ricoprono in primavera di spettacolari fioriture tipiche dei terreni calcarei tra cui moltissime composite e orchidee.
La fauna, purtroppo, ha subito negli ultimi decenni una drastica diminuzione dovuta a opera della caccia, molto pressante vista la vicinanza a Roma. Il settore piĆ¹ penalizzato ovviamente ĆØ quello dellāavifauna mentre per i mammiferi, spesso ĆØ stato avvistato il lupo, tranne le altre specie di grossa taglia, rettili e anfibi, la situazione ĆØ ancora a livelli accettabili.
Il futuro parco dei Monti Sabini
Nonostante la ricchezza di cui si ĆØ parlato prima, non si comprende come mai non sia stata ancora istituita una riserva regionale che abbracci tutta la catena dei Monti Sabini che va da Monteleone Sabino a Greccio. Battaglie e iniziative condotte dalle associazioni ambientaliste, WWF in testa, sembra che ancor oggi non hanno dato alcun risultato ma vogliamo ben sperare che la sua tutela diventi realtĆ nel prossimo futuro.
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