Cosa vedere nell’area archeologica di San Giovenale
L’area archeologica di San Giovenale si trova a circa 7,5 km a sud del borgo di Blera e 9,8 km da Barbarano Romano, in una delle zone più ricche di testimonianze storiche, risalenti all’epoca etrusca, e San Giovenale ne rappresenta una degli esempi meglio conservati.
Tutta l’area si estende su un pianoro dove sono presenti i resti della chiesetta consacrata a Giovenale, vescovo di Narni. Gli fu dato il nome del santo poiché rimane sconosciuto il nome originario.
Grazie all’Istituto Svedese di Studi Classici ed allo stesso Re Gustavo di Svezia fu possibile portare alla luce, dopo una cospicua campagna di scavi partita nel 1956, un numero considerevole di ceramiche del periodo e alcuni piccoli canali di forma ovale scavati nella roccia. In questi canali venivano poggiate le pareti esterne delle capanne, che all’inizio erano di forma ovale e con il tetto di paglia ricoperte di argilla. Successivamente scompaiono quelle ovali (700-675 a.C. ) e troviamo capanne di forma rettangolare, anch’esse realizzate con rami intrecciati e fango e rivestite di argilla. In una terza fase (625 a.C. circa), chiamata “periodo arcaico”, vengono edificate un consistente numero di costruzioni più elaborate, a pianta rettangolare; questa fase segna probabilmente l’inizio della cultura etrusca.
La visita a San Giovenale
San Giovenale e le necropoli
Nella parte orientale del sito archeologico di San Giovenale si trova l’area più vasta di abitazioni, in cui si possono notare resti di focolari e vasche. A seguito di un probabile evento sismico avvenuto tra il 550 e il 530 a.C., come era nella tradizione, vennero create le necropoli: Grotte Tufarina, Porzarago, Le Grotticelle, Le Poggette, Cammerata, Montevangone e il Terzolo.
La più significativa e facilmente visitabile è quella di Casale Vignale, grazie anche alla sua vicinanza al sito di San Giovenale. Visitando la necropoli possiamo notare la presenza di varie tipologie di tombe, che vanno da quelle ipogee di ascendenza tarquiniese, a quelle costituite da grandi tumuli di ispirazione ceretana, fino a quelle rupestri a dado e semidado.
La Tagliata delle Poggette
Tra il borgo di San Giovenale e le necropoli fu realizzata una strada scolpita nel tufo chiamata “Tagliata delle Poggette”, ai cui lati furono scavate delle tombe rupestri. Oltre ai resti del borgo e alle necropoli, nell’area archeologica troviamo i resti medievali della Cappella di San Giovenale che qui venne sepolto nel 386. Inoltre, possiamo osservare una parte del Castello dei Di Vico costruito nel XIII secolo che, però, non venne mai completato.
Come visitare San Giovenale
Orari di visita
La visita all’area archeologica di San Giovenale è libera. Tuttavia prima di recarvi sul posto è consigliabile chiedere informazioni sull’accessibilità alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale chiamando il numero +39 06.32.26.571
Per raggiungere il sito si percorre la strada per la frazione di Civitella Cesi; prima di Civitella una strada che si stacca sulla destra (ci sono le indicazioni), percorribile con auto, ci conduce, dopo un chilometro ad uno spiazzo da cui, sulla sinistra, inizia un sentiero che conduce alla vicina area archeologica, raggiungibile solo a piedi.
Informazioni turistiche
Coordinate GPS
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Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Etruria meridionale
Piazzale di Villa Giulia, 9
Centralino sede operativa Lazio: +39 06.32.65.961. Gli Uffici sono aperti al pubblico tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,30. Il martedì e il giovedì anche dalle 14,30 alle 15,30.
Centralino sede operativa Etruria: +39 06.32.26.571. Gli Uffici sono aperti al pubblico il martedì dalle 9,30 alle 13,30.
Sito Web
Comune di Blera
Via dei Pozzi, 34
Tel. +39 0761.47.00.93
Sito Web del Comune
Cosa vedere nei dintorni di San Giovenale
Oltre alla visita al vicino borgo medievale di Blera, si consiglia di recarsi almeno ad una delle altre numerose necropoli etrusche presenti nel territorio (Pian del Vescovo, Terrone, Casetta, Grotta Pinta). Inoltre nei pressi del Ponte della Rocca, sotto al quale scorrono le acque del Biedano è una impressionante tagliata etrusca chiamata Cava Buia. Altresì, è consigliabile seguire il “Cammino degli etruschi”, un emozionante sentiero tra emergenze archeologiche e naturali, che lega i paesi di Blera e Barbarano Romano. A pochi km si trova il grazioso borgo di Barbarano Romano e, infine, non lontano sorge l’antica città di Sutri con il suo Parco Naturale Regionale Antichissima Città di Sutri, costituito da chiese, necropoli, la Villa Savorelli e l’Anfiteatro Romano.
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