Il Casale Armellini e le sue leggende
Presso Cisterna di Latina, in località Doganella di Ninfa, riposa da secoli il Casale Armellini, una fattoria medievale in rovina che conserva l’aspetto austero di una casa-torre del XIII secolo. Chi percorre la strada in direzione di Norma, non può non notarlo. Sorge in un campo solitario, nel lembo rimasto più intatto della Pianura Pontina, ove già incombe il profilo roccioso dei Monti Lepini.
Il Casale Armellini e il Brigante Gasparone
Il casale è stato reso protagonista di alcuni curiosi racconti della gente del posto: uno di questi ci riporta ai primi dell’Ottocento, all’epoca del temibile brigante Gasparone, spauracchio della Palude Pontina. Un giorno, il malandrino e la sua banda, fuggendo dalle guardie pontificie dopo un furto, trovarono rifugio nel casale. I contadini che vi abitavano, un po’ per timore di Gasparone e un po’ per solidarietà popolare, decisero allora di aiutarli.
Quando giunsero le guardie, infatti, le assicurarono di non aver visto nessuno e di essere soli nel casale. Scesi dalla torre, ove si erano rintanati, i briganti di Gasparone, soddisfatti dal comportamento dei contadini li ringraziarono facendogli dono di molti gioielli e promettendogli perpetua protezione. E ancor oggi sono numerose le testimonianze di chi, andando a ficcanasare all’interno del casale, sia come “respinto” da strane “presenze”. Qualcuno, senza troppa fortuna, ha tentato addirittura di fotografarle. Oltre a ciò, pare che il Casale Armellini venga da tempo utilizzato come “ara” ideale per messe nere. Questo è un fenomeno assai diffuso in questa zona, ricchissima di piccoli ruderi di chiese, torri e rocche.
La voragine della “Casa affonnata”
Nelle vicinanze del casale, infine, troviamo un luogo davvero insolito: celata tra prati e coltivi, si apre un’enorme depressione larga almeno 200-300 metri e di varia profondità, la cui natura è tuttora incerta. Gli studiosi si dividono, infatti, tra coloro i quali ne sostengono un’antica origine vulcanica e chi viceversa la ricollega ai fenomeni carsici dei Lepini. La voragine in passato era vista con terrore, come fosse maledetta, come fosse covo di mostruosi animali. Molti che osarono avventurarvisi vi annegarono, tra i quali alcuni ragazzi in cerca di corvi, uccelli usi a nascondersi in anfratti simili.
La voragine della “Casa affonnata” – Leggende
Del resto, alla misteriosa “dolina” sono legate da sempre curiose leggende. Si narra, ad esempio, di una maledizione scagliata contro un’antica trattoria da un reverendo in viaggio verso Roma, il quale, ivi fermatosi per ristorarsi, trovò un dito nella sua minestra! Infuriato, così tuonò in dialetto laziale: «Che sà casa se pozza sprofonnà!», ciò che sarebbe poi puntualmente avvenuto.
Una seconda leggenda racconta invece degli abitanti di un prosperoso casolare i quali, messisi a lavorare anche la domenica come avidi miscredenti, batterono tanto vigorosamente il grano sull’aia da essere trascinati nel baratro assieme all’intera cascina. Entrambe le leggende, insomma, parlano di una casa sprofondata negli abissi della terra: sarà un caso, ma ancor oggi il toponimo usato per la voragine e la zona limitrofa è quello di “Casa affonnata”!
Come visitare il Casale Armellini
Il Casale Armellini si trova in una terra di proprietà privata e quindi non è purtroppo visitabile: si sconsiglia nella maniera più assoluta di avvicinarsi all’edificio. Bisogna senza dubbio accontentarsi di ammirarlo da fuori. Discorso simile per la Voragine della Doganella, che per essere raggiunta costringe a passare su campi di proprietà privata. Ci auguriamo che entrambi i siti vengano al più presto resi accessibili e valorizzati dalle amministrazioni locali, senza però che se ne finisca per sconvolgere il fascino.
Le informazioni qui riportare potrebbero aver subito modifiche nel corso del tempo, in particolare per quanto riguarda l’accesso e le condizioni fisiche della struttura (Lavori di restauro, indicazioni turistiche in corrispondenza dell’ingresso alla sterrata, presenza di cancelli o altro all’imbocco della viottolo, ecc…).
Come raggiungere il Casale Armellini
Da Roma EUR, prendere la Via Pontina (SS 148) e seguirla fino alla rotonda di Borgo Piave, poco prima del centro di Latina. Da qui occorre voltare a sinistra seguendo le indicazioni per Cisterna di Latina, fino a sbucare sulla Via Appia che occorre seguire in direzione Sud per poco più di 5 km, fino al bivio per le Rovine di Ninfa (cartello). Qui si deve svoltare a sinistra e seguire la provinciale verso la frazione di Doganella.
Una volta giunti a Doganella seguire la Via Ninfina II in direzione Appia (SS 7) e a circa 2 km, in corrispondenza di una leggera curva, si stacca una sterrata poco evidente che si inoltra tra campi incolti. Dalla strada asfaltata è già visibile il Casale Armellini. Si può in alternativa prendere l’Autostrada Roma-Napoli, e uscire al casello di Valmontone: oltrepassare poi Artena e Lariano fino a Velletri; da qui seguire le indicazioni per Cisterna di Latina e infine ricongiungersi con la Via Appia fino al bivio per Ninfa, ove occorre svoltare.
Cosa vedere nei dintorni del Casale Armellini
Il luogo più interessante e indubbiamente il più bello da vedere nelle immediate vicinanze del casale è l’Oasi di Ninfa e la città di Ninfa. Di immensa suggestione il classico affaccio dalla strada sul limpido laghetto dell’omonimo torrente, su cui si specchiano l’alta torre del Castello Caetani e le sue mura merlate, nonché la ricca vegetazione che romanticamente le avvolge. La città, dopo duri scontri con i centri vicini, fu definitivamente abbandonata nel XIV secolo in seguito ad un epidemia di malaria.
Informazioni Turistiche
Comune di Cisterna di Latina
Via Zanella, 2
Centralino: +39 06.96.83.41
Sito Web del comune
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