Cosa vedere e come visitare il Castello Medievale di Itri
Aggiornato il: 3 Marzo 2023
Per chi sale da Formia (o da Sperlonga) verso Itri colpisce lo sguardo la possente mole del Castello di Itri, maestosa fortezza medievale, posta sulla zona più elevata della cittadina, chiamata la collina di Sant’Angelo. Restaurato e riaperto al pubblico è incluso nelle Rete delle Dimore Storiche del Lazio e una delle fortezze più belle della provincia di Latina.
Il Castello di Itri nella Storia
Dalle origini al 1250
La prima edificazione del Castello fu dovuta al Duca di Gaeta, Docibile I che fece costruire una torre pentagonale e una piccola cinta merlata. Nel 950 il nipote di Docibile, Marino I, ampliò la struttura realizzando un’altra torre a base quadrata più alta e maestosa della prima. Altri lavori seguirono nei decenni successivi che rese il Castello di Itri sempre più possente. Si aggiunsero una zona abitativa, un torrione cilindrico collocato più in basso e un cammino di ronda realizzato nel 1250, che unisce lo unisce al castello. Vicino la Torre pentagonale, ad un livello inferiore, è stato costruito una sorta di fortilizio con tre piccole torrette. La struttura veniva utilizzata per rifocillare i cavalli, dare ristoro alla servitù e ai gendarmi.
Dalla II° Guerra Mondiale ai giorni nostri
Durante la guerra un pesante bombardamento lo danneggiò e dopo lunghi restauri è stato acquistato dalla provincia di Latina nel 1979 e in seguito ceduto al comune di Itri. La prima parte dei lavori consenti l’accesso la castello il 4 giugno 2003 giorno in cui si ebbe anche l’inaugurazione. Infine il 14 settembre 2007 l’intera struttura venne aperta al pubblico.
La visita al Castello di Itri
Le Sale e gli ambienti interni
Una volta ammirato il Castello di Itri dall’esterno, possiamo accingerci a visitarlo internamente. Salita una scala si arriva in una reception dove si paga il biglietto (3 Euro). Qui alcuni addetti illustrano la storia del castello e le caratteristiche degli ambienti interni. La parte del castello destinata ad abitazione si sviluppa su due piani, ciascuno diviso in tre sale. Si inizia entrando subito a sinistra dove troviamo le tre sale. Nella seconda sala è possibile accedere al piano inferiore.
Il piano in epoche passate era adibito per esclusivo uso domestico, provato dalla presenza di alcuni resti del forno e di una vasca per la conservazione del cibo; tutti gli elementi descritti sono visibili nella stanza sulla sinistra. Inoltre si può osservare un’antica cisterna per la raccolta delle acque piovane. Al secondo piano si trovava quella che un tempo era la Cappella privata dei Caetani. È possibile individuarla grazie alla presenza di un camino ed un affresco raffigurante Sant’Antonio abate e una Madonna lattante con il Bambino. Salendo l’ultima rampa di scale della torre quadrata si accede a un’ampia terrazza da cui è possibile ammirare un vasto panorama.
Le leggende del Castello di Itri
Anche la storia del Castello di Itri si intreccia con le leggende. Una di queste narra che nelle buie e tempestose notti, si udirebbero i lamenti di fantasmi. C’è chi sostiene di aver visto fluttuare dei mantelli lungo il cammino di ronda che collega il castello alla “Torre del Coccodrillo“. Questa torre, (la torre cilindrica collegata a quella quadrata) è chiamata così grazie ad un’altra leggenda. Essa narra della presenza di acqua al suo interno con dentro uno di questi rettili. I condannati a morte venivano buttati giù e dati in pasto al coccodrillo.
Come visitare il Castello di Itri
Orari e Giorni di visita
Sabato e domenica
10.00 – 13.00 | 17.00 – 20.00
Per ulteriori informazioni su orari, biglietti, giorni di chiusura consultare il Sito Web Ufficiale del Castello.
Informazioni Turistiche
Castello di Itri
Via S. Angelo, 60 – 04020 (LT)
Tel. +39 0771.73.22.08
Sito Web Ufficiale
Dimore Storiche del Lazio
www.retedimorestorichelazio.it
Coordinate GPS
Clicca per visualizzare la mappa
Cosa vedere nei dintorni del Castello di Itri
Nelle vicinanze di Itri, inoltre, si trovano luoghi di grande interesse come il Santuario Madonna della Civita e il Santuario della Santissima Trinità . Uscendo invece dal territorio comunale, meritevoli di una visita sono il caratteristico e suggestivo borgo di Sperlonga e la vicina Villa di Tiberio, Gaeta con la sua spettacolare Grotta del Turco, Formia e il Lago di San Puoto.
Verso l’entroterra, invece, consigliamo la visita al borgo più alto della provincia di Latina, ovvero Campodimele raggiungibile percorrendo la tortuosa e panoramica strada regionale 82. Questo grazioso paese, tra l’altro, ha l’insolito primato di possedere il più alto tasso di longevità d’Italia. Infine invitiamo a scoprire il borgo antico di Minturno (23 km) e il vicino sito archeologico di Minturnae (27 km).