Cosa vedere a Castel Gandolfo
Borgo più bello del Lazio famoso per le sue splendide Ville Pontificie
Adagiato sul bordo occidentale del Lago Albano, Castel Gandolfo è uno dei borghi dei Castelli Romani che meglio rappresentano la storia e il paesaggio tipico della zona. La sua posizione e le sue testimonianze storiche gli hanno permesso di essere inserito nel club dei Borghi più Belli d’Italia.
La sua fama è legata alla presenza della residenza estiva dei papi, ma molte sono le ville e altre residenze d’epoca che sono sparse nel suo territorio, edificate a partire dal XVII secolo. Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico, tra cui vanno ricordati l’Emissario del Lago Albano e i resti della villa albana di Domiziano. L’interesse naturalistico è dovuto, invece, alla presenza del Parco Regionale dei Castelli Romani, che tutela buona parte dei Colli Albani.
Non mancano, infine, punti di interesse artistico, come la Collegiata Pontificia di San Tommaso da Villanova, edificata da Gian Lorenzo Bernini, costruita nel 1658 per volontà di Papa Alessandro VII. Da visitare è anche la Chiesa della Madonna del Lago, consacrata da papa Paolo VI nel 1977, sulle rive del Lago Albano. In ultimo, segnaliamo la Chiesa di Santa Maria Assunta edificata nel 1619.
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Il Palazzo Pontificio
Il Palazzo Pontificio fu edificato a partire dal 1628, su iniziativa di papa Urbano VIII, nel luogo dove un tempo sorgeva l’antico Castrum Gandulphorum, il castello feudale che era stato dei Gandolfi e dei Savelli. Oggi lo vediamo dopo le trasformazioni avvenute nel 1660, durante il papato di Alessandro VII. Di pregevole fattura è la cappella privata interna, in cui è custodita l’immagine della Madonna del Santuario di CzÄ™stochowa. Dopo il pontificato di Benedetto XVI l’edificio è diventato un museo aperto al pubblico, terminando la sua funzione di residenza papale iniziata sotto papa Urbano VIII.
Il palazzo è un vero scrigno di tesori dove numerose sale, incluso l’appartamento del Papa, custodiscono documenti, arredi dell’epoca, arazzi, statute, marmi, dipinti e affreschi risalenti tra il XVI e il XIX secolo. Fa parte della rete delle Ville Pontificie sparse su un’area di 55 ettari sui Colli Albani.
Le ville pontificie
Nel territorio di Castel Gandolfo troviamo anche le note Ville Pontificie, di proprietà della Santa Sede. Un complesso di strutture composta da tre parti: la prima è costituita dai Giardini Pontifici, cuore originario della Villa Pontificia, poiché furono creati nel periodo in cui vi era la primitiva residenza di papa Urbano VIII. Villa Cybo costruita dal cardinal Camillo Cybo, venne annessa al complesso delle Ville Pontificie, al tempo di papa Clemente XIV, che l’acquistò nel 1774 dal proprietario dell’epoca, il duca di Modena. Infine, il terzo blocco era costituito da Villa Barberini edificata da Matteo Barberini, nipote di Papa Urbano VIII. Quest’ultima venne inclusa nelle Ville Pontificie solo nel 1929.
Gli edifici storici
Tra gli altri edifici storici di Castel Gandolfo non possiamo che inserire il Palazzo Cybo realizzato presumibilmente insieme all’omonima villa. Si tratta di grazioso ed elegante palazzo, dove si fa notare il bel portale di marmo sorretto da sei colonnine. Poi la visita al borgo ci permetterà di ammirare Villa Torlonia risalente al XVI secolo. Splendido il panorama che si apre verso l’Agro Romano.
I siti archeologici
Interessanti sono, inoltre, alcuni siti archeologici presenti nel territorio di Castel Gandolfo. Tra questi, citiamo i resti della Villa di Publio Clodio Pulcro, una villa romana di età repubblicana, ora inclusa all’interno di Villa Santa Caterina, di proprietà del Pontificio Collegio Nord-Americano.
Altra interessante prova del dominio di Roma su questo territorio sono i resti della Villa albana di Domiziano. Questa fu realizzata da Tito Flavio Domiziano tra ’81 e il 96, ubicati all’interno di Villa Barberini. Segnaliamo inoltre, l’Emissario del Lago Albano, un condotto artificiale di deflusso delle acque lungo 1800 metri che si origina dalla costa occidentale del Lago Albano e sfocia poi in località  Mole di Castel Gandolfo. La tradizione vuole che venne costruito nel 396 a.C., per sciogliere una profezia legata alla conquista di Veio.
Sulle rive del Lago Albano, inoltre, troviamo il Ninfeo dorico risalente al I secolo a.C. e il Ninfeo del Bergantino o dei Bagni di Diana. Quest’ultimo è posto sulle rive occidentali del Lago Albano, due chilometri dopo il Ninfeo Dorico. In origine era annesso alla Villa di Domiziano.
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Informazioni Turistiche
Comune di Castel Gandolfo
Piazza della Libertà , 7
Tel. +39 06.93.59.181
Sito Web del Comune