Cosa visitare nel borgo della Tuscia Viterbese
Circondato da un territorio ricco di acqua e vegetazione, il paese di Castel Sant’Elia – 2500 abitanti e distante da Viterbo 33 km circa – è situato su un pianoro tufaceo, delimitato da profondi burroni che in effetti, come tante altre valli nel Viterbese, sono delle forre. Una di queste è la Valle Suppetonia sulla quale incombe una strapiombante parete ove sono state scavate delle tombe ipogee. Il fondovalle riserva un ambiente assai suggestivo di Selvaggia bellezza con la boscaglia stretta fra ripidi pendii profondamente incisi dal fosso della Ferriera.
Il borgo nella Storia
La ricchezza sia di acqua che di vegetazione hanno favorito in quest’area l’insediamento della popolazione Falisca ed Etrusca che hanno dato il via a una fiorente agricoltura. Tra le colture più importanti spiccano i vigneti, uliveti e noccioleti. La “nascita” di Castel Sant’Elia, i cui ruderi della Rocca sono ancora visibili entro l’abitato, è opera del Papa San Gregorio Magno (590-604), il quale ebbe l’incontro con la Regina dei Longobardi, Teodolinda.
Per lungo tempo fu dipendente dalla chiesa e successivamente divenne feudo governato da un susseguirsi di svariate famiglie tra le quali i Colonna, gli Orsini e i Farnese ai quali, questi ultimi, va il pregio di aver costruito il nuovo Castello. Dopo altre alterne vicende, il paese alla fine del XVIII secolo divenne proprietà del Marchese Lezzani.
Cosa vedere a Castel Sant’Elia
Il centro storico
Nel centro storico poi, ci sono alcune fortificazioni duecentesche con baluardi rinascimentali e un intricato dedalo di viuzze e casette.
Oltre alla settecentesca villa dei Petretti, molteplici sono le architetture religiose a Castel Sant’Elia e uno dei luoghi da visitare è la Chiesa rupestre di San Leonardo, ricavata all’interno di un costone di Tufo, immediatamente sotto il centro storico. Poi la parrocchiale con le reliquie dei protettori Sant’Anastasio e San Nonnoso.
Il Santuario di Maria Santissima ad Rupes
Particolare citazione meritano i due monumenti più significativi che si trovano invece fuori dal centro storico e sono il santuario di Maria Santissima ad Rupes e la Basilica di Sant’Elia. Per accedere al santuario (inserito nel complesso del convento dei frati francescani di San Michele Arcangelo con la moderna chiesa di San Giuseppe, consacrata nel 1910), si scende lungo un cunicolo di 144 gradini scavati nella roccia in 14 anni di duro lavoro dall’Eremita Rodio alla fine del 700. Una bella tela cinquecentesca, che rappresenta la vergine che adora il bambino addormentato sulle sue ginocchia, è conservata nella Grotta Santa mentre nell’adiacente casa del custode si conserva una raccolta di paramenti sacri del XII-XIV secolo.
La Basilica di Sant’Elia
Per un sentiero di campagna, noto come la strada dei Santi, si giunge alla sottostante Basilica di Sant’Elia innalzata – VIII secolo – su un preesistente cenobio benedettino, ricostruita nel XI secolo e restaurata sotto il pontificato di Pio IX. Di particolare interesse è l’interno a tre navate e tetto a capriate si ammirano un prezioso Pergamo risalente al pontificato di Gregorio IV ricomposto nel XII secolo coi resti di recinzioni presbiterali. Sull’altare Maggiore vi è un elegante Ciborio. Gli affreschi dell’abside e dei transetti di ispirazione Bizantina (IX secolo) sono attribuiti ai fratelli romani Giovanni, Stefano è al loro nipote Nicolò. Raffigurano Cristo fiancheggiato dagli Apostoli Pietro e Paolo e il profeta Elia, Arcangeli, Sante e 12 Agnelli simboleggianti gli apostoli. Nell’adiacente monastero che per importanza doveva eguagliare quelli del Monte Soratte e di Montecassino, non rimangono più tracce se non nel piccolo cimitero alla destra della facciata.
Alla scoperta dei luoghi più belli da visitare vicino a Castel Sant’Elia. Idee e proposte di viaggio per trascorre una giornata o un weekend tra arte, natura, storia e tradizioni…
Informazioni Turistiche
Comune di Castel Sant’Elia
Via Umberto I, 41 – 01030 (VT)
Tel. +39 0761.55.64.25
Sito Web del comune
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