Scopri cosa visitare nel pittoresco borgo medievale dominato dall’elegante Castello Baronale
Aggiornato il: 13 Marzo 2023
Solo in tempi recenti – nel 2002 – il paese di Collalto Sabino è stato giustamente inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Definito “Un Borgo senza Tempo …”, questo simpatico paese medievale è ricco di storia in quanto le sue radici risalgono all’età pre-romanica. Il suo nome fa parte di un vasto elenco di toponimi (colli, poggi, monti… ), che troviamo soprattutto nell’Italia Centrale, assegnati a quei piccoli agglomerati urbani, che per varie ragioni – in modo particolare la sicurezza – si erano insediati sulle alture. Così abbiamo tra gli altri, Collegiove, Colle di Tora, Poggio Bustone, Poggio Moiano, Monteleone, Montenero, ecc.
Collalto Sabino nella Storia
Collalto Sabino ha le proprie origini, secondo gli storici, all’epoca dei Longobardi. Nel tempo si succeduti i Saraceni, poi sede di un castaldo e nell’XI secolo divenne proprietà dell’Abbazia di Farfa. Il paese assunse un ruolo strategico data la sua particolare posizione tra il Regno Normanno di Napoli e lo Stato Pontificio. Alla fine del XIII secolo Carlo d’Angiò cede il borgo allo Stato Pontificio e dopo essere passato tra le mani di diverse famiglie e semidistrutto dai briganti, viene annesso al Regno d’Italia.
Cosa vedere a Collalto Sabino
Un magnifico belvedere
Situato ai margini della Riserva Naturale Regionale dei Monti Cervia e Navegna, completa i suoi confini con i Monti Lucretili, i Monti Simbruini e con la Valle del Turano. Costruito su un colle a quasi 1000 metri di quota, il suo panorama spazia a tutto tondo e l’occhio arriva ad ammirare le imponenti vette del Monte Velino, il Gran Sasso d’Italia e il Gruppo del Terminillo. Tutta l’area è coperta da estesi boschi di castagni e faggete che invitano il visitatore a percorrere i numerosi sentieri che li attraversano.
È certo che nome di Collalto Sabino deriva dalla sua collocazione su un colle – appunto Collis Altus – e dai signori che diedero origine alla baronia: i Collalto. Inoltre è noto che per un periodo di tempo si chiamò Collaltus in Aprutio per ricordare i legami con la regione Abruzzo il cui confine è a “pochi passi” dal paese.
Il centro storico
I turisti che arrivano a Collalto Sabino si trovano subito immersi in dedalo di viuzze strette e scalinate che vanno in ogni direzione, alcune portano alle rocche e al maestoso Castello Baronale.
Quindi un luogo incantevole per fare un tuffo tra i profumi e i colori di un passato non troppo lontano. È interessante sapere che stando sulla sommità del Castello lo sguardo spazia a 360° e da lì si possono osservare non solo i monti circostanti ma di notte anche i paesi – oltre 30 – che si stagliano sullo sfondo con le loro illuminazioni urbane.
Per quanto abbiamo detto sopra, il visitatore è affascinato dalla storicità del luogo che emerge dalle interessanti strutture architettoniche iniziando dalla fontana ottagonale che la troviamo in Piazza Vittorio Emanuele II. Dalla Piazza possiamo ammirare tutta la maestosità del Castello. La parte più bella del borgo, oltre all’incantevole piazza, è la piazzetta che si trova tra il Castello, la chiesa medievale di san Gregorio Magno e il Palazzo Latini, edificato tra il XIII e il XVII sec. La visita al borgo prosegue scoprendo anche la Chiesa di Santa Lucia che risale all’XI sec. al cui interno è conservato un prezioso affresco cinquecentesco. Infine poco fuori il paese sorge il Convento di Santa Maria e i resti del borgo di Montagliano con il castello.
Il Castello Baronale
Monumento insigne del borgo è senza dubbio il Castello Baronale che oggi si presenta nella sua forma ristrutturata a opera del barone Alfonso Soderini. La storia del castello affonda nel Medioevo e, dopo alterne vicende, oggi possiamo ammirarlo in tutta la sua elegante bellezza. Splendido il colpo d’occhio che si ha dalla Piazza centrale con la fontana, dove il Castello Baronale si mostra in tutta la sua imponenza. La visita al maniero è regolata da orari precisi, pertanto è consigliabile contattare preventivamente l’ente che si occupa delle visite guidate….visita il Castello Baronale
L’Ecomuseo Territoriale del Salto e del Turano
Recentemente (2022) è stato istituito l’Ecomuseo, una sorta di museo articolato su più sedi presenti nelle varie località che circondano la Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia. Gestito proprio dalla riserva, il suo scopo è quello di far conoscere e promuovere la conoscenza e la tutela di questo antico e affascinate territorio. Ambiente, natura, storia, arte e archeologia vengono proposte e descritte al visitatore per far conoscere le bellezze di questa ricchissima zona del Reatino. Collalto Sabino è sede del Centro di Interpretazione e Centro Stella dell’Ecomuseo. Per saperne di più (sedi, punti di interesse, orari di apertura) visita la pagina dell’Ecomueso sul sito della Riserva.
La Strada del Tartufo e della Castagna Valle del Turano
Collalto è una delle tappe del percorso storico – gastronomico chiamato la “Strada del Tartufo e della Castagna Valle del Turano” ed è istituito e gestito dall’associazione omonima. Lungo il viaggio si incontreranno borghi, castelli, laghi, montagne, boschi e panorami d’altri tempi. Inoltre si possono assaporare piatti tradizionali e prodotti tipici genuini da degustare in uno dei tanti ristoranti e trattorie. I due prodotti tipici di spicco, la Castagna e il Tartufo, sono tra i più pregiati e gustosi del Lazio e non solo.
Eventi a Collalto Sabino
Il Paese di Babbo Natale (Novembre e Dicembre)
Alla scoperta dei luoghi e dei borghi più belli da visitare vicino a Collato Sabino. Idee e proposte di viaggio per trascorre una giornata o un weekend tra arte, natura, storia e tradizioni…continua il viaggio
Informazioni Turistiche
Comune di Collalto Sabino
Piazza Guglielmo Marconi, 1 – 02022 (RI)
Tel. +39 0765.98.025
Sito Ufficiale del Comune