Cosa vedere e come visitare il Castello di Poggio Poponesco
Col suo aspetto minaccioso e severo, il Castello di Poggio Poponesco richiama lo sguardo di chi percorra la superstrada Rieti-Avezzano nel tratto fra Petrella e Fiamignano. La torre del grigio castello si eleva da un roccioso crinale a dominio della profonda Valle del Salto. Ci troviamo nel cuore del Cicolano, lembo di Lazio segreto e sconosciuto, terra di borghi e castelli, leggende e misteri, laghi, monti e paesaggi incantevoli, in cui il Medioevo ha lasciato segni evidentissimi.
Per il suo valore architettonico, Poggio Poponesco costituisce un episodio assai significativo fra le testimonianze storiche dell’”incastellamento” nel Cicolano. L’alto maschio che contraddistingue il fortilizio, e che lo lascia tuttora scorgere sin da lontano, offre uno esempio eloquente, sia pur parziale, di come dovevano apparire gli odierni borghi della Valle del Salto nel Medioevo.
Il Castello di Poggio Poponesco nella Storia
Diversa la vicenda di Poggio Poponesco, località comunque collegata strettamente a Fiamignano, del cui territorio comunale fa attualmente parte e dalla quale dista appena qualche centinaio di metri. Non è chiaro a quale feudatario appartenesse il castello in origine, e la scarsità delle fonti copre con un velo di oscurità alcuni secoli della sua storia. Una tradizione vuole che nel Castello di Poggio Poponesco nacque, a intorno al 1077, Santa Chelidonia, protagonista della diffusione del Cristianesimo in queste terre, ma pure in questo caso i documenti a riguardo sono in realtà piuttosto vaghi. Le fonti più attendibili sul castello ci portano direttamente al 1150, poco prima della conquista normanna del Cicolano, quando Poggio Poponesco faceva parte del feudo “in capite” di Rainaldo di Sinibaldo.
A questo succedettero i Mareri, famiglia assai influente nella Valle del Salto. Si pensa che a questa fase possa risalire la torre a pianta quadrata. Dopo varie vicende storiche che videro il castello passare di dominazione in dominazione, nel corso del Trecento venne progressivamente abbandonato in favore di Fiamignano, che intanto stava trasformandosi nel fulcro economico della zona. Recentemente è stata restaurata la torre, che è il simbolo di Poggio Poponesco. Poco rimane invece del resto della struttura (di cui si intravedono il recinto ed una torre circolare), come pure delle case che formavano il castrum. Accanto alla Chiesa della Madonna del Poggio è l’arco che probabilmente dava l’accesso all’antico abitato longobardo.
La visita al Castello di Poggio Poponesco
E’ possibile raggiungere il castello o la Rocca di Poggio Poponesco percorrendo un tratto di strada lungo meno di un km (vedi mappa) partendo da Fiamignano. Un brevissimo tratto a piedi ci condurrà alle rovine del Castello.
Come visitare il Castello di Poggio Poponesco
Orari di visita
L’accesso al castello è libero e gratuito. Si consiglia, come sempre per questi luoghi antichi, di mantenere una certa attenzione, poiché alcune parti possono essere pericolanti e il terreno potrebbe non essere sempre agevole e sicuro.
Informazioni Turistiche
Castello di Poggio Poponesco
Fiamignano (RI)
Coordinate GPS
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Cosa vedere nei dintorni del Castello di Poggio Poponesco
Oltre al gran numero di piccoli e piccolissimi borghi che costellano il Cicolano, di grande interesse sono i sentieri che si inerpicano lungo le valli, i crinali, i boschi e le vette dei Monti del Cicolano.
Le cime principali come il Monte Nuria, il Monte Nurietta, la Serra, Monte Calvo, Monte Navegna e il Monte Cervia hanno tutte delle particolarità e meritano di esser raggiunte. Da queste vette grandioso e suggestivi sono i panorami e i paesaggi per lunghi tratti selvaggi e solitari.
Di una certa importanza naturalistica è anche il Lago di Rascino. Da il meglio di se in primavera quando raggiunge la sua estensione massima grazie allo scioglimento delle nevi. Ai bordi del lago, su un colle a 1250 metri d’altezza, sorgono le rovine del Castello di Rascino risalente all’XI secolo.
Di sicuro interesse è il Lago del Salto uno dei più suggestivi del Lazio. Infine, di grande importanza ambientale e paesaggistica è la Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, piccolo sottogruppo montuoso del Cicolano, dove aspre e selvagge montagne si alternano a prati, canaloni e torrenti.
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