Alla scoperta della duecentesca Rocca dei Papi
Come Arrivare, Orari di Visita e Prezzi del Biglietto
Aggiornato il: 21 Agosto 2023
Sulla parte più alta di Montefiascone, in splendida posizione panoramica, si trova la Rocca dei Papi, monumento insigne del borgo viterbese. Costruita nel XIII secolo è una delle Dimore storiche regionali più note in virtù del suo valore architettonico e storico. Sul luogo dove attualmente sorge la fortezza erano già presenti insediamenti abitativi risalenti all’Età del Ferro (IX secolo a.C.).
Origini della Rocca dei Papi
La struttura attuale della Rocca è dovuta a papa Innocenzo III che volle trasferire la sede del Rettore del Patrimonio di San Pietro a Montefiascone. Ampliò e apportò varie modifiche al precedente edificio fortificato a partire dal 1207. Il rafforzamento della Rocca papale era volto a dare maggiore protezione e a creare un avamposto difensivo al confine della regione. Il Papa fece costruire le 4 torri angolari, realizzando una struttura di forma trapezoidale.
Nel corso dei decenni successivi altri pontefici contribuirono alle modifiche della Fortezza di Montefiascone come Martino V e Urbano V. Quest’ultimo, nel 1367, portò la Rocca dei Papi al suo massimo fulgore arricchendola ancor di più di elementi artistici e architettonici. Divenne così una residenza papale signorile e un edificio militare allo stesso tempo.
Ulteriori lavori furono avviati sotto Cesare Borgia nel XVI secolo che chiamò a se il grande architetto Antonio da Sangallo il Vecchio. Il lavoro di consolidamento e modifica continuò con Antonio da Sangallo il Giovane che arricchì il complesso medievale realizzando il cortile e rafforzando le mura di cinta (1516).
Rocca dei Papi: Dagli anni d’oro alla decadenza
Come per tutte le fortezze di epoca medievale e rinascimentale arrivò il periodo di crisi e decadenza che in questo caso coincise con la volontà di papa Paolo III Farnese di trasferire buona parte del presidio militare (in particolare i cinque grandi cannoni difensivi) nella fortezza di Perugia. Un altro duro colpo fu l’epidemia di peste nel 1657 e poi la cessione al cardinale Gregorio Barbarigo nel 1691 che la usò per edificare il nuovo seminario della città trasformando la Rocca in magazzino. L’ultimo atto che portò al totale abbandono dell’edificio medievale fu un distruttivo sisma avvenuto nel 1695. Dal 1870, dopo la confisca dello stato italiano, la rocca fu ceduta al comune di Montefiascone che nel 1983 promosse importanti lavori di restauro.
Visita la Rocca di Montefiascone
Dell’originale struttura non rimane molto. Si possono però vedere una parte dell’imponente mura, e parte delle torri angolari, in particolare quella che guarda a sud e a ovest. Chiamata la Torre del Pellegrino, la sua sommità offre una superbo panorama a 360° che si spinge fino al Monte Amiata, il Lago di Bolsena, il borgo e un’ampia fetta del territorio viterbese. Oggi è visitabile e ospita il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane; all’interno del complesso si può ammirare anche un giardino all’italiana.
Come visitare la Rocca dei Papi
Giorni e Orari di Visita
Orario Estivo
Lunedì: 10.00 – 13.00
Da martedì a venerdì: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00
Sabato e domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
Orario Invernale
Lunedì: 10.00 – 13.00
Da martedì a venerdì: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.00
Sabato e domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.30
In tutti i periodi l’ultimo ingresso è previsto 30 minuti prima della chiusura
Prezzo dei Biglietti
Intero: 5,00 €
Ridotto: 3,50 € (ragazzi da 12 a 18 anni, gruppi composti da più di 15 paganti, scolaresche, accompagnatori di persone disabili)
Ingresso gratuito: ragazzi fino a 12 anni, disabili muniti di attestazione certificante invalidità superiore al 74%, residenti nel Comune di Montefiascone.
Informazioni Turistiche
Rocca dei Papi
Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo Il Giovane
Comune di Montefiascone
Tel.+39 351.24.40.558
Piazza Urbano V, snc – 01027 (VT)
Informazioni, Prenotazioni Visite Guidate e Biglietti
Archeoares
Servizi per i beni culturali e l’editoria
www.archeoares.it
Cosa vedere nei dintorni del Castello
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