Cosa vedere e come visitare la Rocca Frangipane
Aggiornato il: 13 Febbraio 2023
Isolata in un paesaggio arcaico e quasi immutato nel tempo, Tolfa domina con la sua Rocca Frangipane le aspre e silenti colline della Valle del Mignone. Qui, nel fulcro della Tuscia, l’antica presenza etrusca è sempre nell’aria. I grandi orizzonti vuoti come secoli or sono riportano indietro ad un passato altrove perduto.
Da ovunque si provenga, i resti del castello dei Frangipane compaiono arroccati in cima ad uno spettacolare colle trachitico. Questo si presenta dalla forma vagamente conico-piramidale, mentre la cittadina si distende a ventaglio lungo i fianchi di boscosi crinali. La “piramide di Tolfa”, come viene talvolta chiamata, spicca sin da grandi distanze e forma, assieme al paesaggio naturale circostante, uno scenario di grande suggestione.
La Rocca Frangipane nella tradizione
In tutto il territorio si ammirano ruderi di ogni epoca, segno che almeno sino al Medioevo la zona dovette presentarsi assai più abitata. Ad ogni modo, nel corso dell’Età di Mezzo la Rocca Frangipane subì assedi e distruzioni. Questo soprattutto a causa della posizione strategica che permetteva il controllo di un’area vastissima.
Una leggenda locale narra che durante un feroce assedio, con la popolazione ormai esausta e senza cibo, un’astuta anziana di nome Lizzera ebbe la coraggiosa idea di gettare dalla rocca un vitello e un grosso sacco di grano, le uniche scorte rimaste: gli assedianti allora si ritirarono, credendo (e temendo) che i Tolfetani disponessero ancora di ingenti viveri, tanto da poterne gettare un grosso quantitativo. L’aneddoto è ricordato dallo stemma di Tolfa, che riporta appunto, oltre alla Rocca Frangipane, una vecchia, un vitello e un sacco di grano.
La visita alla Rocca Frangipane
Oggi è un luogo affascinante che, per la sua posizione e per le memorie custoditevi, emana un’atmosfera magica e romantica. La modesta struttura, costruita interamente nella locale pietra arenaria, offre una “perlustrazione” in verità brevissima. Questo, purtroppo, anche per il cattivo stato della pavimentazione, che copre un piano sotterraneo. Non rimane nulla delle case del primitivo villaggio e degli alloggi militari, che erano contenuti dai resti di mura visibili sulla sinistra scendendo dalla rocca in direzione del paese.
Quel che colpisce è però il panorama, che a 360° regala un paesaggio meraviglioso, fra i più belli del Lazio, fatto di interminabili colline che digradano verso la Maremma Viterbese, il Lago di Bracciano e il Mar Tirreno. Da qui lo sguardo spazia su buona parte dell’Etruria Meridionale, sino all’Argentario, all’Amiata e, nelle giornate più terse, alle Colline Metallifere. Più vicine appaiono le selvose alture vulcaniche dei Cimini. Se si è muniti di un binocolo si possono scorgere, nello struggente “infinito” delle campagne maremmane, le torri di Tarquinia e Tuscania. D’inverno spiccano il Terminillo e le altre montagne appenniniche umbre, sabine e abruzzesi; a Sud-Est è invece il profilo dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini. La Rocca Frangipane vale la visita più per le sue valenze paesaggistiche che per quelle architettoniche, ma che lascia il segno nell’animo sensibile e invita alla riflessione.
Come visitare la Rocca Frangipane
Orari di Visita: La visita è libera e non è regolata da orari. Giunti a Tolfa per via intuitiva si visita la struttura, parzialmente restaurata.
NB. Per tutti coloro che vogliano intraprendere l’esplorazione della rocca avvertiamo che la visita è libera e non si avvale di una guida che vi possa accompagnare lungo il percorso. Quindi oltre alle indicazioni che noi dello staff di lazionascosto.it possiamo dare, è doveroso informarsi presso gli organi competenti dei vari luoghi per accertarne la possibilità di accesso. Occorre prendere questi accorgimenti per non imbattersi in sgradevoli incidenti che non solo rischiano di rovinare la gita ma di mettere a rischio la stessa incolumità di chi decide di recarsi in luoghi come questo ad accesso libero.
Cosa vedere nei dintorni della Rocca Frangipane
Cuore della Tuscia Romana, Tolfa è situata in un lembo di Lazio di straordinario interesse. Qui si ammirano senza soluzione di continuità gioielli paesaggistici ed archeologici di ogni tipo, spesso tutelati da aree protette. Oltre, ovviamente, agli stessi Monti della Tolfa, citiamo almeno le necropoli di Cerveteri e vicina cittadina omonima, il Lago di Bracciano, le rovine di Monterano, la Caldara di Manziana e il Castello di Santa Severa. Piacevole una passeggiata nel centro storico e la visita al Museo Civico, situato nel Santuario di Santa Maria della Sughera.
Sempre nelle vicinanze si consiglia un’escursione ai ruderi dell’Abbazia di Piantangeli (6 km circa) con le sue leggende e gli splendidi panorami sulla Valle del Mignone. Nei pressi, lungo la strada per Canale Monterano è invece il minuscolo borgo di Rota (privato), mentre non lontane sono le Terme di Stigliano. Suggestivo e recentemente restaurato è l’Eremo della SS. Trinità a 7 km dalla Rocca. Da non perdere la zona di Allumiere con la sottostante tenuta della Farnesiana (11 km), ove si trovano l’omonimo villaggio ed i resti della turrita cittadina medievale di Cencelle, circondati da un paesaggio solenne e solitario.
Informazioni Turistiche
Comune di Tolfa
Piazza Vittorio Veneto, 12 – 00059 (RM)
Tel. +39 0766.93.901
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