Come visitare la Certosa di Trisulti
Orari Visite e Come Arrivare
Aggiornato il: 17 Aprile 2023
Ai piedi del Monte Rotonaria, una delle più caratteristiche montagne del gruppo dei Monti Ernici, immersa in un paesaggio fiabesco, tra irte rupi, foreste secolari e orride gole, la Certosa di Trisulti si erge elegantemente su uno sprone roccioso, a dominio di un’ampia e selvaggia vallata.
Anche se conosciuta come certosa, quello di Trisulti è un monastero che sorge a 825 m di altitudine ed è stato eletto monumento nazionale nel 1873. La gestione dell’intero complesso monastico è curata, dal 2014, dal Polo Museale del Lazio oggi rinominato Direzione Regionale Musei Lazio. Questo imperdibili luogo di culto riaperto al pubblico dopo alcuni anni di chiusura, si trova a pochi km da Collepardo (6,5 km), caratteristico borgo del gruppo montuoso laziale, a 26 km da Frosinone e 111 km da Roma (93 km dal GRA).
Le origini della Certosa
Il nome Trisulti ha origine latina e deriva dal termine “tres saltibus”. Fu un nome attribuito ad un castello del XII gestito dai Colonna e che dominava i tre valichi o “salti” che conducevano verso l’Abruzzo, verso Roma e verso la Ciociaria. Anche del castello non rimangono che pochi ruderi. Tale nome fu poi esteso al territorio circostante in particolare sulle pendici del Monte Rotonaria. Il complesso nel corso dei secoli è stato ampliato e modificato più volte, e si presenta attualmente con forme essenzialmente barocche. Nel 1947 è passato alla Congregazione dei Cistercensi di Casamari.
Il primo complesso abbaziale fu fondato da San Domenico da Foligno e risale al 996. Ora ne rimangono solo alcuni resti a poca distanza dall’attuale Certosa di Trisulti che fu costruita nel 1204 per volere di papa Innocenzo III dei Conti di Segni e fu assegnata ai Certosini. La consacrazione della Chiesa di San Bartolomeo fu eseguita, invece, nel 1211.
Visita la Certosa di Trisulti
L’ingresso e il piazzale
Un grande portale, sul quale possiamo osservare un busto di San Bartolomeo, realizzato da Jacopo Lo Duca, allievo di Michelangelo, segna l’ingresso al grande complesso della Certosa di Trisulti. Oltrepassato il portale si entra nel magnifico piazzale su cui si affacciano l’antica foresteria, denominata Palazzo di Innocenzo III, la biblioteca, che ospita circa 36.000 volumi e la Chiesa di San Bartolomeo. Particolarmente interessante è proprio la foresteria, in stile romano-gotico in cui si possono ammirare il bellissimo portico e la terrazza.
La Chiesa di San Bartolomeo
La chiesa, punto centrale di tutta la certosa è stata, nel corso dei secoli, più volte modificata. Infatti, all’antica struttura gotica si è sovrapposta, soprattutto nei particolari decorativi, quella barocca. La chiesa dedicata alla Vergine Assunta, a San Bruno e a San Bartolomeo presenta una facciata realizzata dall’architetto Paolo Posi nel 1798.
Come tradizionale consuetudine dei certosini, l’interno è, dal punto di vista iconografico, diviso in due parti: quella dedicata ai padri e quella dedicata ai conversi. Oltre alle innumerevoli opere pittoriche presenti, balzano agli occhi due bellissimi cori in legno. Il primo risalente al 1564 costruito da Mastro Iacobo mentre il secondo è opera di frate Stefano e risale al 1688. Nella chiesa sono conservate pregevoli opere pittoriche tra cui un dipinto sulla strage degli innocenti.
Sulla volta possiamo inoltre osservare dei bellissimi affreschi che rappresentano la Gloria del Paradiso risalenti agli ultimi anni del XVII secolo. Questi, sono tutti opera di Giuseppe Caci mentre nella chiesa le opere pittoriche di cui accennavamo sono di Filippo Balbi. Tra queste, notevole è il dipinto sulla strage degli innocenti.
La Farmacia
L’attrazione principale del complesso certosino è costituita dall’antica farmacia, dove sono conservate numerose ampolle e bottigliette contenenti erbe medicamentose, e alla quale si accede da un vialetto che attraversa un grazioso giardino, le cui piante sono state curiosamente potate a mo’ di animali e figure fantastiche.
Una piccola porticina dà sul corridoio della farmacia, interamente affrescata con motivi allegorici, dal pittore napoletano Filippo Balbi, intorno al 1860.
Cosa vedere nei dintorni
Nei pressi della Certosa di Trisulti troviamo il borgo di Collepardo con le vicine grotte omonime, e il pittoresco borgo turrito di Vico nel Lazio con il suo straordinario Pozzo d’Antullo. Poco più distanti sono, invece, Guarcino patria dei famosi amaretti e Alatri, una delle città d’arte più belle e nobili del Lazio meridionale, entrambe meritevoli di una visita. Sempre nei pressi della certosa si può raggiungere Veroli e il vicino Prato di Campoli, punto di partenza per molte escursioni verso le vette più alte dei Monti Ernici nel versante laziale. Inoltre, a circa 20,5 km dalla Certosa di Trisulti è possibili visitare la bellissima Abbazia di Casamari. Tra i borghi ricordiamo anche quello di Trivigliano, arroccato su una collina panoramica a 780 metri
Per tutti gli appassionati di escursionismo e trekking segnaliamo che nelle vicinanze partono numerosi itinerari alla volta delle belle vette di Monte La Monna e Monte Rotonaria, e il Vallone dell’Inferno fino alle sorgenti di Capo Fiume.
Se vuoi scoprire altri luoghi da visitare, consigliamo di consultare la guida sui posti più belli vicino a Collepardo.
Come visitare la Certosa di Trisulti
Visite Guidate
Per prenotare una visita guidata gratuita è necessario contattare la certosa (tel. +39 0775.47.025) oppure consultare la pagina sulla certosa (sito Web della Direzione Regionale Musei Lazio).
Orari di visita
La visita è libera ed è regolata dai seguenti orari:
tutti i giorni
Orario estivo (15 aprile – 15 ottobre) dalle ore 10:00 alle ore 13:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00.
Orario invernale (16 ottobre – 14 aprile) orario continuato dalle ore 10:00 alle ore 16:00.
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
N.B. gli orari delle visite e di apertura della Certosa potrebbero subire delle variazioni. Pertanto Vi consigliamo di fare sempre riferimento alle informazioni rilasciate chiamando il numero 0775.47.025 oppure consultare la pagina web della Direzione Regionale Musei Lazio relativa alla certosa.
Come arrivare alla Certosa di Trisulti
Per raggiungere la Certosa da Collepardo si deve percorrere la SP15 per 6,5 km. Dopo una serie di tornati e in circa 10-15 minuti, arriverete alla vostra destinazione. Da Frosinone dista 26 km, da Alatri 8,5 km e da Roma 111 km (dal centro si prende la A1, poi uscita casello Ferentino e giunti alla rotonda, prendere la SR214 in direzione Sora. Infine prendere l’uscita Alatri/Fiuggi – SR155, superare il borgo di Alatri e dopo 15 km si giunge alla meta).
Coordinate GPS
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Informazioni Turistiche
Certosa di Trisulti
Direzione Regionale Musei Lazio
Sito Web
Dove si trova la Certosa
Via Trisulti, 8
03010 Collepardo (FR)
Tel. +39 0775.47.025
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Luca Belincioni, Daniela Cortiglia, Gianfranco Zampetti © Riproduzione vietata | Copyright