Scopri la Grotta di San Michele
Come Arrivare e Cosa Visitare nei Dintorni
12 Gennaio 2024
Immerso e nascosto tra le boscaglie dei Monti del Cicolano, a strapiombo su una stretta gola selvaggia, sorge la Grotta di San Michele, luogo mistico quanto ameno. Lontano dalle grandi rotte di pellegrini la grotta, oggi protetta da una struttura presumibilmente in stile romanico (rimane misteriosa la data di realizzazione) è raggiungibile da Pozzaglia Sabina e Montorio in Valle. La vera difficoltà è quella di imboccare il sentiero giusto che si stacca dalla serrata e che in pochissimi minuti conduce alla grotta.
Visita l’Eremo di San Michele Arcangelo
Ci troveremo in un magnifico ambiente, dalla rigogliosa vegetazione con una struttura in muratura e una porta in ferro battuto (è rigorosamente chiusa e viene aperta solo per le visite guidate). Antistante la grotta si apre un piccolo ripiano chiuso da una staccionata mentre alla nostra destra incombono ripide, aspre e maestose rocce; il tutto concorre a rendere lo scenario ancora più affascinante.
La piccola grotta, come accennato, è protetta da una struttura la cui facciata è interrotta da un piccola monofora sopra l’ingresso e da una finestra nella parte alta. All’interno troviamo un altare di origine carolingia e un mosaico. L’altare principale vede la statua di San Michele Arcangelo nell’atto di uccidere il drago. Alla nostra destra, in una nicchia, troviamo il cosiddetto Ossario degli Eremiti.
Storia dell’Eremo di San Michele Arcangelo
Non sono ancora chiare le origini in cui iniziò il culto di San Michele in questa zona della Sabina. Abbiamo solo notizie legate alla leggenda che vide il Santo Guerriero sconfiggere con la lancia il mostruoso drago. Il culto originario nacque sul Gargano nel 490 d.C. quando ci fu la sua prima apparizione, invitando a costruire luoghi di culto cristiano nelle cavità e nelle grotte.
E’ storicamente probabile che tale culto abbia origini più antiche e derivi da quello di Ercole, protettore delle greggi, dei pastori e del mondo agricolo-pastorale. Altri documenti di epoche successive menzionano l’eremo ma nessuno riporta la data in cui i primi eremiti o monaci si insediarono nella grotta al fine di costruirne un luogo sacro.
Come Arrivare all’Eremo di San Michele
La chiesa rupestre di San Michele Arcangelo è posta a poco più di 900 metri dall’altezza ed è raggiungibile percorrendo una strada sterrata per 1,6-1,7 km (+ 200 mt dalla strada fino alla meta). Incontreremo un cartello all’imbocco della strada serrata (che inizia 3,2 km prima di Pozzaglia Sabina e circa 600 metri da Montorio in Valle – Attenzione: il cartello non è visibile per chi proviene da Pozzaglia o Montorio ma solo per chi proviene da Pietraforte) e uno dopo qualche centinaio di metri. Purtroppo è stato distrutto da vandali (al momento in cui redatto questo articolo – agosto 2021) un terzo cartello che indicava il punto esatto dove si stacca il sentiero (alla nostra destra) non sempre evidente (specie quando l’erba è alta) che conduce all’eremo – grotta.
Consigliamo di avvalervi di una guida che può anche aprire la porta della chiesetta oppure, se siete fortunati, potete chiedere informazioni lungo la strada a qualche gentile signore/a del luogo. Pertanto, se non è stato ripristinato il cartello, è quasi impossibile individuare il breve tratto che collega la strada sterrata alla grotta. E’ possibile far riferimento a delle croci poste lungo una collina (alla vostra destra). La stessa è da aggirare sulla sinistra, entrando in una stretta e profonda valle boscosa.
In ogni caso la bellezza della chiesa – grotta di San Michele ripaga il piccolo sforzo. Infatti per arrivare alla chiesa rurale occorreranno circa 40-45 minuti. E’ consigliabile evitare le giornate più calde poiché tutto l’itinerario è scoperto tranne gli ultimi metri. Le stagioni ideali per visitarla sono la primavera e l’autunno; anche durante l’inverno può essere molto suggestivo specie se imbiancato dalla neve.
Ricordiamo che è possibile entrare solo su richiesta o avvalendosi di una guida.
Cosa vedere nei dintorni
Esplorare i dintorni della grotta significa ammirare una delle zone più belle e interessanti della Sabina. Nella stessa giornata invitiamo a visitare Santa Maria del Piano (7 km + 4 km circa di tratti a piedi), un’abbazia abbandonata nel bel mezzo della campagna tra Orvinio e Pozzaglia Sabina. Inoltre ci troviamo a poca distanza sia dal Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili sia dalla Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia. Entrambe le aree protette tutelano territori di notevole importanza naturalistica ed ecologica.
A poca distanza si snoda la Strada del Tartufo e della Castagna Valle del Turano, itinerario enogastronomico dove poterete degustare i due prodotti tipici ma anche piatti della tradizione locale. Un viaggio immersi in paesaggi montani e agresti d’altri tempi, costellato da borghi medievali.
Tra quelli da vedere nelle vicinanze ricordiamo:
Orvinio dove spicca il Castello Malvezzi (11 km)
Pozzaglia Sabina (5 km)
Paganico Sabino (12 km)
Collalto Sabino dominato dal Castello Baronale (13,7 km)
Turania (16 km)
Come visitare l’Eremo di San Michele
Orari di visita
Questo piccolo luogo sacro è visitabile esternamente e viene aperto solo in determinate occasioni. Per le Visite Guidate è necessario avvalersi di un esperto che potrà consentire l’accesso all’interno della grotta.
Informazioni Turistiche
Eremo di San Michele
Comune di Formia
Sito ufficiale del Comune
Dove si Trova l’Eremo
5X9M+RF Pozzaglia Sabina, Provincia di Rieti