La Meta da Prati di Mezzo: Introduzione al percorso
Nel commentare questo itinerario dobbiamo essere sinceri: alla bellissima conca di Prati di Mezzo segue il desolato e aspro Vallone della Meta percorso da un tormentato sentiero. Senza grandi colpi d’occhio giunge al panoramico Passo dei Monaci.
È un itinerario che non regge il confronto con gli altri che salgono dal versante abruzzese ma non per questo è da evitare. I panorami che offre la cima sono talmente vasti che non basterebbe questa pagina per descriverli. Davanti ai nostri occhi, volgendo lo sguardo da est ad ovest, si presentano le montagne di tutto il Parco Nazionale d’Abruzzo e a sud il gruppo delle Mainarde e la Ciociaria.
Insomma il tutto, unito al fatto che questo è l’itinerario più breve in assoluto per salire sulla cima de La Meta, ne fanno una gita consigliabile. Da non fare nel periodo estivo quando la forte insolazione e la siccità renderebbero questo itinerario oltremodo difficile e paesaggisticamente ancor meno interessante.
Descrizione del Percorso
Raggiunto da Sora o Cassino l’abitato di Picinisco si segue la tortuosa carrozzabile che sale a Prato di Mezzo fino ad un grande piazzale asfaltato (1403 m, punto di accesso N del PNA, 12,2 km da Picinisco). Lasciata l’auto nel piazzale ci si dirige verso il ristorante-rifugio (un tempo chiamato “il Baraccone”) che troviamo sulla sinistra avendo di fronte il pianoro di Prato di Mezzo. Il sentiero passa a sinistra del rifugio (sentiero N1 del PNA), tra questo e un’area pic-nic, e risale una spalletta sassosa prima di entrare nel bosco.
Usciti dal bosco (in realtà se ne percorre un brevissimo tratto) si giunge ad una piccola sella erbosa dove il sentiero piega nettamente a sinistra. Si guada un fossato, traversa a mezza costa un’altra spalletta ed entra in un’ampia zona prativa marcata da un altro grande fossato. Qui abbiamo due possibilità: seguire il fondo del fossato o risalire il suo fianco destro camminando ai margini di un sassoso pianoro in declivio. Consigliamo la seconda soluzione, certamente la più comoda, soprattutto se il fossato dovesse risultare fangoso dopo giorni di pioggia. Giunti quindi intorno a quota 1550 si guaderà il fossato portandoci ora sul suo fianco sinistro (0.40 h).
Verso la Cima de La Meta
Siamo oramai nel Vallone della Meta e gli alberi vanno man mano sparendo lasciando il posto ad un paesaggio aspro e severo. A quota 1680 si guaderà di nuovo il fossato, sempre più profondo, ritrovandoci così nuovamente a fiancheggiare il suo lato destro. Su sentiero sempre alquanto sconnesso si giunge ad un bivio (1829 m, 0.40 h/ 1.20 h), si abbandona la pista di sinistra che traversa il Pratolungo (sentiero N3 del PNA). Si segue quella di destra che, terminato il Vallone della Meta, si destreggia tra conche, doline e cocuzzoli fino a che non va ad intercettare di nuovo il fossato.
Cammineremo ora sul lato sinistro del solco per giungere in breve alla grande sella erbosa del Passo dei Monaci dominata dalla parete est de La Meta (1967 m, 0.20 h/ 1.40 h, termine sentiero N1 del PNA). Da qui si piega verso sinistra in direzione della visibilissima cresta SE de La Meta. Da qui si va a prendere un poco visibile sentierino che risale ripidamente ma senza difficoltà lo scosceso versante SE della montagna. In vista di alcuni grandi massi termina il sentiero. Giunti in vetta si potrà godere di un notevole panorama su tutto il Parco Nazionale d’Abruzzo e su buona parte dell’Appennino Laziale (0.40 h/ 2.20 h).
Scheda Tecnica
Dislivello complessivo: 840
Tempo andata: 2.20 ore
Tempo ritorno: 1.40 ore
Difficoltà: E+
Segnaletica: parziale (segni rossi) e del PNA
Luogo di partenza: raggiungibile con auto e pullman
Coordinate GPRS
La Meta
41°41’20.7″N 13°56’23.3″E
Mappa (Cima de La Meta)
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