Monte Ruazzo da Fontana Acquaviva: Introduzione al percorso
Andata: Da Maranola – Fontana Acquaviva per il versante est, il Fosso di Fabio e la cresta NO
Ritorno: Stesso itinerario
L’itinerario che qui proponiamo è certamente il più breve ma anche il più vario ed interessante per salire alla solitaria cima del Monte Ruazzo. Quello che più balza agli occhi, camminando su questo sentiero, è il cambiamento continuo, e in spazi brevi, di ambienti e paesaggi.
Così si alternano lecceta e bosco misto, doline e radure, via di fossato e via di cresta, con un susseguirsi di scenari e paesaggi di rara armonia. La Grotta Ciauchella, anche se visitabile solo esternamente, completa la gita in modo veramente soddisfacente. C’è anche da considerare che questa è una delle poche grotte di superficie ad essere toccata da un sentiero, specialmente in questa parte di Appennino. Inoltre, se si vuole fare rifornimento d’acqua e trovare riparo in caso di pioggia, nei pressi del punto di partenza troviamo la Fontana Acquaviva e un vecchio rifugio da tempo in disuso.
Descrizione del Percorso
Da Formia, si raggiunge in auto la frazione di Maranola, e si percorre la stretta carrozzabile che porta alle pendici della Cima de Il Redentore (cartelli per Monte Redentore). Dopo circa 7 km da Maranola, in corrispondenza di un tornante a destra, si stacca sulla sinistra un tridente di sterrate. Quella di sinistra giunge in breve ad un’area pic nic. Quella di destra, che arriva a Filetto e alla Forcella di Campello. Infine quella di centro, costeggiata sulla sinistra da un muretto e sulla destra da uno slargo brecciato.
Si imbocca così quella di centro segnalata dalla bandierina CAI (itinerari n° 55 e 56) rispettivamente per Monte Tuonaco e Monte Ruazzo. Dopo pochi metri, si ignora sulla destra una sterrata che scende ad alcune case, si prosegue, si tralascia un’altra sterrata che si stacca ancora sulla destra. Si giunge, dopo circa 2 km, alla Fontana Acquaviva (825 m, non quotata sulla carta IGM, accessibile solo alle auto). A monte della quale troviamo un rifugio in disuso. Il sentiero ha inizio a destra del fontanile e si dirige tra il rifugio ed un’altra costruzione più piccola. Ci si inoltra poi, con percorso a mezza costa, in un bosco di lecci.
Verso il Monte Ruazzo
Il sentiero è in realtà una larga mulattiera ben marcata che si snoda nella lecceta. Tralasciando sulla destra numerose altre tracce che scendono a valle (seguire sempre la mulattiera che sale). Quindi, percorso circa un km, la mulattiera esce dal bosco, diventa sentiero e cambia direzione. Si inerpica lungo una spalletta sassosa fino ad una piccola sella oltre la quale troviamo una grossa dolina posta alle pendici di Monte Mesole (1050 m, 0.30 h).
In leggera discesa si aggira la dolina sulla sinistra e, dopo aver attraversato una serie di piccoli pianori (su cui uno troviamo un rifugio in pietra) si rientra nel bosco. Si lambisce la Grotta Ciauchella (di cui è visitabile, con un po’ di attenzione, solo l’imbocco) e si entra nel Fosso di Fabio cosparso da numerose doline. Al termine del fosso si esce definitivamente dal bosco e si guadagna, in breve, la sella tra il Monte Farazzano e il Monte Ruazzo (1170 m, 0.40 h/ 1.10 h). Così, senza possibilità di errore si volta a sinistra, si risale la ripida cresta NO del Monte Ruazzo e si perviene alla cima (1314 m, 0.20 h/ 1.30 h).
Scheda Tecnica
Dislivello complessivo: 530
Tempo andata: 1.30 ore
Tempo ritorno: 1.10 ore
Difficoltà : E
Segnaletica: segni bianco-rossi
Luogo di partenza:Â raggiungibile solo con auto
Coordinate GPRS
Monte Ruazzo
41°18’33.1″N 13°34’58.8″E
Mappa (Monte Ruazzo)
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