Pizzo Deta da Prato di Campoli: Introduzione al percorso
Andata: Da Veroli – Prato di Campoli per il Vallone dell’Acquaro, il Vado della Rocca e la cresta SSE
Ritorno: Stesso itinerario
Appena giunti a Prato di Campoli, si presenterà davanti ai nostri occhi un bellissimo e integro anfiteatro montano. Se volgiamo il nostro sguardo verso sinistra troveremo la lunga costiera formata dal Monte delle Scalelle-Fragara-Passeggio. Sulla destra la boscosa cresta della Serra Comune-Costa Comune e davanti la meta della nostra escursione: il Pizzo Deta.
Ma a questo punto ci si potrebbe anche chiedere dove sia il “pizzo” dato che vediamo solo una modesta e tondeggiante montagna. Niente paura il pizzo esiste veramente ma si manifesta in tutta la sua imponenza nel versante abruzzese, verso la Val Roveto. Ve ne accorgerete appena giunti sulla cima, quando, sotto i vostri piedi, si aprirà un’impressionante parete di roccia che cala a picco verso San Vincenzo e Balsorano. Lo spettacolo sarà veramente unico e indimenticabile. Si avrà come la sensazione di sorvolare la Val Roveto su un deltaplano e nello stesso tempo di aver raggiunto una delle vette alpine più rinomate e affascinanti.
Descrizione del Percorso
Dall’abitato di Veroli, provenendo da Sora, Frosinone o Fiuggi si prende la carrozzabile per Collepardo. Giunti in località Santa Maria Amaseno si gira a destra per salire al magnifico pianoro di Prato di Campoli. Quando la strada inizia a correre in piano, si lascia sulla destra la località Pozzi di Campoli, e si giunge in località Pozzi Vecchi ove l’asfalto termina in corrispondenza di un piazzale (17,5 km, 1143 m). Parcheggiata l’auto nel piazzale si prosegue a piedi a traversare verso nord-est il grande pianoro erboso di Prato di Campoli tenendosi sul margine sinistro di questo e a destra del poco evidente solco del Fosso della Fragara.
Prima di toccare il limite del bosco, si abbandona il sentiero che sale a sinistra, e si segue una traccia che entra nella faggeta in direzione del Vallone dell’Acquaro. Quindi il sentiero piega verso destra, aggira a sinistra una boscosa costina ed entra nel boscoso Vallone dell’Acquaro. Dove il vallone si divide (1285 m) si prende il ramo di sinistra e si sale più ripidamente fino a quota 1400 metri. Da qui il sentiero abbandona il solco principale per entrare in una valletta secondaria. Superati i 1485 metri di altezza, il percorso volta bruscamente a sinistra puntando in direzione del vicino Vado della Rocca, importante valico che mette in comunicazione la Val Roveto con la valle del Fiume Amaseno (1565 m, 1.20 h).
Verso il Monte Cavallo
Raggiunto così il Vado della Rocca, su cui sorge un antico cippo di confine, si volta a sinistra e per tracce di sentiero si segue una movimentata cresta. Si supera un primo cocuzzolo (1707 m) e subito dopo un secondo (1717 m). In questo tratto il bosco si fa man mano più rado e, scendendo dalla quota 1717, si perviene alla base della cresta SE del Pizzo Deta (1685 m, 0,40 h/ 2.00 h). Da qui si possono osservare i due versanti della montagna: quello orientale marcato dal ripido Vallone dell’Olmo che scende verso la Val Roveto, e quello occidentale, che digradano dolcemente verso il Prato di Campoli.
Ora, senza cambiare direzione, si sale lungo il crinale e si guadagna in breve un colle secondario che interrompe bruscamente la regolare inclinazione di cresta (1765 m). Nel frattempo si esce definitivamente dal bosco e, superato il colle, nel risalire la cresta, bisognerà mantenersi a sinistra. Aggirata un’ultima costa sassosa si guadagnerà la vetta di Pizzo Deta che precipita verso la Val Roveto con un’impressionante parete di roccia (2041 m). Il risultato sarà uno spettacolare panorama aereo a 360 gradi su quasi tutto l’Appennino centrale (0.40 h/ 2.40 h).
Scheda Tecnica
Dislivello complessivo: 940
Tempo andata: 2.40 ore
Tempo ritorno: 1.50 ore
Difficoltà: E+
Segnaletica: Parziale (segni rossi)
Luogo di partenza: raggiungibile con auto e pullman
Coordinate GPRS
Pizzo Deta
41°48’06.7″N 13°30’16.9″E
Mappa (Cima del Pizzo Deta)
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