Monte Scalambra da Piglio: Introduzione al percorso
Andata: Da Piglio – Madonna del Monte per Mazzocchia Tonda, la Sella Inzuglio e la cresta est
Ritorno: Stesso itinerario
Per chi proviene da sud e si avvicina al Monte Scalambra, questo apparirà come un montagna solitaria posta al confine più meridionale del gruppo dei Monti Simbruini. Il deturpato versante di Serrone, ad ovest della montagna, viene largamente compensato dai piacevoli colli tra Piglio e gli Altipiani di Arcinazzo che salgono dolcemente fino alla cresta sommitale del versante est.
Tranne che nella parte iniziale tutto il percorso segue la larga cresta spartiacque e termina, sempre su cresta, fino alla dentellata cima del Monte Scalambra, ove il panorama spazia a sud sui Colli Albani e i Monti Lepini e a nord sui vicini Monti Simbruini. In caso di nebbia potrebbero presentarsi seri problemi di orientamento soprattutto in discesa nel tratto che non corre lungo cresta. Se la situazione dovesse farsi critica bisogna dirigersi sempre verso est, e in discesa si dovrà incontrare di certo la strada Piglio-Altipiani di Arcinazzo. Giunti al km 8 si guadagnerà in breve la chiesa Madonna del Monte dove abbiamo lasciato l’auto.
Descrizione del Percorso
Sulla strada che collega l’abitato di Piglio al trivio degli Altipiani di Arcinazzo, in prossimità del chilometro 8 (3 km dagli Altipiani di Arcinazzo e 5,5 km da Piglio) si stacca una carrozzabile che sale, solo per le auto, alla Madonna del Monte, chiesa recentemente ristrutturata, nei pressi della quale sorgono le rovine della vecchia struttura (976 m, se la carrozzabile viene percorsa a piedi, bisogna aggiungere 110 m al dislivello complessivo, 20 minuti al tempo di salita e 10 minuti al tempo di discesa).
Parcheggiata l’auto si segue una traccia che sale a monte della chiesa (attenzione a non prendere la traccia che scende: ci si dovrà tenere sempre a destra del cocuzzolo di Colle del Mattone). Poi ci si dirige verso la costa che delimita a sud gli Altipiani di Arcinazzo (non visibili dal sentiero). Aggirata sulla destra la piccola elevazione boscosa di Colle del Mattone, si traversa una valletta e si risale una costa più ripida. La parte terminale coincide con la prima delle due elevazioni che formano Mazzocchia Tonda (1149 m, 0.40 h).
Verso il Monte Scalambra
Si segue così la cresta in lieve salita, si supera la seconda quota di Mazzocchia Tonda (1247 m) e si perviene alle Fossette del Sambuco. Si tratta di una lunga sequenza di colli prativi compresi tra due scoscesi versanti. Quello boscoso che lambisce più in basso gli Altipiani di Arcinazzo (sulla destra) e quello aspro e assolato del versante di Piglio (a sinistra).
Dalla prima quota di Mazzocchia Tonda stiamo seguendo per intero la piacevole e lunga cresta sommitale del Monte Scalambra. La cresta termina in corrispondenza di Sella Inzuglio (1322 m) posta alla base della vera e propria cresta est (1.05 h/ 1.45 h). Si risale così la cresta fino ad una prima elevazione (1404 m) ove, poco più in basso, sorge una croce in memoria di un incidente aereo avvenuto il 26 giugno del 1981. Con il Monte Scalambra già ben visibile si percorre l’ultimo tratto di cresta, sempre delimitata a destra da una fitta faggeta, fino alla vetta dove sorge una croce in ferro (1420 m, 0.15 h/ 2.00 h).
Scheda Tecnica
Dislivello complessivo: 660
Tempo andata: 1.40 ore
Tempo ritorno: 1.30 ore
Difficoltà : E
Segnaletica: segni bianco-rossi
Luogo di partenza:Â raggiungibile con auto e pullman
Coordinate GPS
Monte Scalambra
41°57′30.6″N 13°12′12.24″E
Mappa (Monte Scalambra)
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