La Tuscia Viterbese: Itinerari, Escursioni e Trekking
Tuscia Viterbese: Ambiente e Paesaggio
Il principale corso d’acqua della zona è il fiume Mignone. Nasce nella parte nord-est del Monti della Tolfa, lambisce tutto il lato nord del gruppo montuoso e sfocia poco a sud delle Saline di Tarquinia. Comunqua non mancano altri corsi d’acqua minori come il fosso Lenta, il fosso Verginese, entrambi affluenti del Mignone. Un cenno a parte merita la Caldara di Manziana che non ha una grande estensione, appena 90 ha, ma al suo interno si nascondono degli ambienti suggestivi ed interessanti, soprattutto da un punto di vista geologico e floristico. Ancora oggi, infatti, è possibile vedere senza particolari problemi, la residua attività vulcanica che era presente molte migliaia di anni fa in queste zone. Oltre alle note rocce tufacee e di zolfo è possibile osservare i geyser che di tanto in tanto fanno sentire la loro “voce” spruzzando acqua sulfurea, fanghi e gas.
Intorno l’ambiente è acquitrinoso e a tratti sembra di essere tornati ai primordi della vita sulla terra. C’è anche da mettere in risalto un elemento di particolare interesse della Riserva Naturale del Lago di Vico. Si tratta della faggeta “depressa” del Monte Venere, con faggi secolari che troviamo sul versante orientale del monte a circa 530 m s.l.m., molto al di sotto del limite altitudinale tipico di questo consorzio vegetale nell’Appennino centrale.
Anche le due riserve naturali, Monte Rufeno e Selva del Lamone, data la loro natura selvaggia, avrebbero diritto ad una trattazione ben più ampia ma invitiamo gli escursionisti a scoprire questi due ambienti veramente interessanti, più che attraverso la ricca documentazione disponibile, con le proprie osservazioni.
Il Monte Soratte e la Riserva del Fiume Treja
Quattro dei 13 itinerari qui proposti, attraversano altrettante aree protette, poste a nord di Roma, nella zona compresa tra il fiume Tevere e i Monti Sabini a est e i Monti Sabatini con il Lago di Bracciano a ovest. Oltre al fiume Tevere, tutta l’area è attraversata da una rete idrografica ricca di numerosi torrenti, fossati, ruscelli tra cui il più noto e interessante è il fiume Treja, in parte tutelato da un parco naturale regionale che si estende tra Calcata e Mazzano Romano.
Il Monte Soratte è un maestoso rilievo calcareo piuttosto isolato che, visto da lontano, sembra molto più alto dei suoi scarsi 700 metri di altezza e rappresenta un vero e proprio tesoro per gli appassionati di escursionismo, di natura e speleologi. L’ultima grotta di un certo interesse è stata scoperta appena quindici anni fa e nominata Grotta Erebus. In ogni caso è assolutamente sconsigliato addentrarsi nelle grotte senza personale esperto.
La Riserva naturale Tevere-Farfa
Di una certa valenza naturalistica è anche la Riserva Naturale di Nazzano, Tevere-Farfa, zona umida di importanza internazionale, meta di numerosi uccelli migratori e casa, nel bosco ripariale, di quelli stanziali. Tra il 1953 e il 1955 l’ENEL costruì, per la produzione di energia elettrica, uno sbarramento sul fiume Tevere poco più a valle della confluenza con il torrente Farfa. In seguito alla realizzazione di questa diga, subito a monte di quest’ultima, si innalzò il livello dell’acqua, con la conseguente inondazione dei terreni circostanti. Si formò così una specie di “lago”, esteso per circa 300 ettari, in grado di ospitare un gran numero di specie di uccelli durante le loro migrazioni.
Il Parco Naturale di Veio
Di diversa natura è il Parco Regionale di Veio che conserva i resti dell’antica citta etrusca rivale di Roma. Di un certo interesse sono anche il Ponte Sodo – una galleria lunga 70 metri – e la Tomba Campana. Tutta l’area è percorsa da numerosi sentieri tra i quali è stato scelto quello più rappresentativo lasciando all’escursionista-turista, attraverso le guide del parco, di scoprire altri luoghi altrettanto belli e interessanti.
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