Museo Civico di Alatri

Il Museo Civico di Alatri
Cosa vedere e come visitarlo – Orari e Prezzi del Biglietto

Origini e Storia del Museo Civico di Alatri

Passeggiando tra i vicoli tipicamente medievali di Alatri possiamo imbatterci nel Museo Civico ospitato all’interno del duecentesco palazzo Gottifredo. Nel 1934, anno della sua fondazione, era originariamente situato nelle sale al pianterreno dell’ala ovest del palazzo Conti-Gentili ed in seguito fu trasferito nella sede attuale. Per molto tempo è stato chiuso e solo nel 1994 è stato riaperto al pubblico (solo la parte epigrafica). Nel febbraio del 2013 finalmente vennero aperte anche le altre sezioni. Il Museo Civico di Alatri è costituito da una sezione dedicata all’epigrafia e una sezione relativa alla demoantropologia.

La Sezione Epigrafica

Nella prima area sono esposti reperti inerenti alla vita pubblica della città. Troviamo, lapidi esposte che documentano la storia dell’Aletrium di epoca romana. Va ricordata in particolare l’epigrafe di Lucio Betilieno Varo risalente alla seconda metà II secolo a.C. – inizi I secolo a.C. Fu scoperta nel Settecento in piazza Santa Maria Maggiore. Tale epigrafe ci parla di come il magistrato del tempo si dedico alla ristrutturazione urbana della città durante il II secolo a.C.

Nel 1882 l’ingegner Bassel continuò la campagna di scavi che portò alla luce altri reperti relativi ad iscrizioni sepolcrali, tra cui la base di una colonna e frammenti di vasi in terracotta. Altre epigrafi conservate nel Museo Civico di Alatri sono: un cippo in calcare dedicato agli dei Penati ed il calco di una iscrizione riferita a divinità sciamaniche locali.

Rimanendo ancora nella sezione epigrafica, possiamo notare altri significativi reperti tra cui spicca un mosaico pavimentale policromo databile tra il 90 e l’80 a.C. In origine era collocato all’ingresso di una domus di età repubblicana. La collezione annovera anche dei reperti archeologici protostorici risalenti alla fine dell’età del bronzo e reperti di età romana rinvenuti nel corso di scavi archeologici sull’acropoli nell’area cosiddetta dei “Santuari”, a ridosso della Porta Maggiore.

La Sezione Demoantropologica

Il nucleo principale di questa sezione era composta da circa 150 oggetti di natura etnografica presenti sin dal 2002. Successivamente Antonio Gambardella concesse in comodato d’uso la suo intera collezione al comune di Alatri. La parte demoantropologica, quindi, si ampliò di ben 1000 oggetti tra strumenti e attrezzature della tradizione agricola e artigianale caratteristici del Lazio meridionale.

Cosa vedere nei dintorni del Museo

Da vedere è certamente il centro storico di Alatri. Inoltre è da segnalare la splendida Abbazia di San Sebastiano, un complesso monastico di fondazione benedettina risalente a V-VI secolo e rimasto integro nel tempo, ma attualmente proprietà privata e purtroppo chiuso alle visite (ricordiamo però che nel 2005, grazie alla FAI e in via del tutto eccezionale, è stato aperto al pubblico). Anche qui verosimilmente sono presenti simboli interessanti: una sua apertura alle visite contribuirebbe a ricostruire la complessa storia del rapporto tra Alatri, i templari ed eventuali scuole esoteriche attive nella città. Più distante dall’abitato è invece il Castello di Tecchiena: di origine medievale, ha oggi l’aspetto di un caratteristico borgo rurale settecentesco, e versa purtroppo in completo abbandono; un’escursione alla “grancia” è tuttavia consigliabile poiché essa conserva uno straordinario impatto paesaggistico, grazie peraltro alla delicata bellezza della campagna circostante che crea un’atmosfera romantica e quasi decadente.

Percorrendo soltanto pochi km, si consiglia di visitare Veroli (14,5 km), Collepardo (9 km) e la vicina Certosa di Trisulti (6,5 km da Collepardo) magnificamente immersa in verdeggianti boscaglie e, infine, Ferentino (10,8 km). Lungo la strada che collega quest’ultima ad Alatri, si consiglia di fermarsi presso il borgo di Fumone (circa 7 km da Alatri) suggestivo centro della Ciociaria, noto per il suo misterioso Castello Longhi-de Paolis.

Come visitare il Museo Civico di Alatri

Orari di visita

Martedì – Domenica
10.00-18.00

Prenotazione: Nessuna

Prezzi del Biglietto

Intero: 4,00 €

Si consiglia di contattare il museo o il comune per avere informazioni sul costo del biglietto d’ingresso.

Informazioni Turistiche

Museo Civico di Alatri
MIC – Ministero della Cultura
Comune di Alatri

Corso Cavour, 5
03011 Alatri (FR)
Tel. +39 0775.44.84.52 /44.83.78
Sito Web: www.beniculturali.it/luogo/museo-archeologico-di-alatri

Lazio Nascosto © 2022 | Exentia srls Via Isonzo, 94 - 04100 - Latina | C.F. e P. Iva 02854870595 | Iscrizione al Registro delle Imprese REA LT 204642 | Pec exentiasrls@pec.it