Importante punto di riferimento storico della cittadina laziale, il Museo Garibaldino di Mentana è una tappa obbligata per scoprire le radici culturali del paese e d’Italia
8 Maggio 2023
Cos’è il MuGa e le Collezioni
Il Museo Garibaldino venne realizzato nel 1905, voluto dallo stesso architetto che ne curò il progetto, Giulio De Angelis, con lo scopo di custodire in un’apposita struttura tutti i cimeli garibaldini dei valorosi combattenti della campagna per la Liberazione dell’agro romano ed in particolare della Battaglia di Mentana del 3 novembre 1867.
Il MuGa è stato oggetto nel 2017 di un importante intervento di rinnovamento, con l’ideazione di un nuovo percorso di visita, notevolmente valorizzato con l’aggiunta di un’ala multimediale.
Il museo ospita al suo interno una vasta ed eterogenea collezione di cimeli risalenti alla campagna militare del 1867, culminata con la battaglia di Mentana, dove nel 1905 venne realizzato il Museo.
La maggior parte dei cimeli è stata raccolta grazie alla donazione dei volontari garibaldini che presero parte alla spedizione insieme al generale Garibaldi; altri sono oggetto di ritrovamento da parte dei cittadini di Mentana che durante la lavorazione della terra hanno riportato alla luce quello che restava dalla battaglia: baionette, componenti di armi, palle di fucile e proietti d’artiglieria.
Il museo dispone di un patrimonio di cimeli pari a 534 pezzi, che possono essere classificati in tre grandi categorie: armi, tessuti, medaglie.
É, inoltre, presente una sezione di materiali cartacei, quali diplomi di medaglie, lettere con ordini del Generale, encomi rivolti ai combattenti, lettere dei prigionieri e fotografie.
Le Armi
Durante la campagna militare del 1867 i garibaldini utilizzarono armi di diverso genere, dai modelli a capsula a quelli a pietra focaia, alcuni ricondizionati. E’ presente un modello francese chassepot, uno belga Rolling block (in dotazione ai pontifici nel 1868) entrambi a retrocarica. In totale tra fucili e pistole contiamo circa 30 pezzi tutti sottoposti ad attenti restauri conservativi.
Tra le pistole sono presenti modelli Lefaucheux, a capsula, pietra focaia e ricondizionate.
Importanti sono le armi bianche, sciabole da ufficiale piemontese mod. 1858, spade da ufficiale pontificio e baionette di vario genere.
Si conservano, infine, diverse palle di fucile di vario calibro e genere: dalle Minié alle Nessler; i proietti di artiglieria franco-pontifica sono del tipo la Hitte, quelle pontificie sono sferiche per artiglieria a canna liscia.
I Tessuti
Molto rilevante è la collezione di tessuti patrimonio del museo, soprattutto le famose camicie rosse, in numero di 30, che ricoprono la storia dell’epopea garibaldina dalla seconda guerra d’indipendenza a quella greco-turca. Dal 2017 ha avuto inizio un’opera di restauro che ha avuto lo scopo di recuperare, preservare e valorizzare il patrimonio culturale del MuGa. La maggior parte delle camicie è accompagnata dal proprio chepì, e per gli ufficiali, da fascia azzurra. Due camicie sono complete di pantaloni restaurati. Un cimelio particolare non legato alla sfera garibaldina è la cravatta autentica di Giuseppe Mazzini, indossata durante gli incontri massonici.
Le Medaglie
Le camicie rosse sono valorizzate dalle medaglie, perché sono loro a raccontare la storia delle battaglie e delle imprese risorgimentali. Anche queste sono state oggetto di restauro insieme alle camicie, visto che sono composte da parte in tessuto e parte in lega metallica. Le medaglie istituite con regio decreto nel 1865 raffiguranti Vittorio Emanuele I, sono accompagnate da fascette di foglie di lauro, con lo scopo di indicare la campagna militare a cui ha preso parte il milite.
Cosa vedere nei dintorni del Museo
Oltre alla città di Roma, vi consigliamo di visitare il Castello di Fiano Romano e il borgo antico e la vicina Riserva di Nazzano, Tevere – Farfa. All’interno oltre alla magnifica e rigogliosa natura si potranno visitare i centri di Torrita Tiberina e Nazzano dominato dal bel Castello Medievale.
Tra i borghi segnaliamo: Isola Farnese, Sant’Angelo Romano, Marcellina e Palombara Sabina con il suo maestoso Castello Savelli.
Da non perdere sono le splendide città fantasma e castelli abbandonati di Castiglione vicino Palombara Sabina, Marcellina Vecchia o (Castrum Marcellini) e Stazzano Vecchio.
Infine invitiamo a scoprire l’affascinate Abbazia di San Giovanni in Argentella, antico luogo di culto perso nelle campagne tra Palombara e Sant’Angelo Romano.
Orari di Visita
Sabato: 15.00 – 19.00
Domenica: 9.00 – 13.00
Prezzi del Biglietto
Individuale: 3,00 € a persona (gratuito per i residenti a Mentana).
Integrato con MuCaM: 5,00 € a persona
Informazioni Turistiche
Museo Garibaldino – MuGa
Comune di Mentana
Via della Rocca, 2 – 00013 Mentana (RM)
Tel: +39 09.69.09.69.407 – 431
Sito Web del Comune
Sito Web della Pro Loco
Pagina Facebook Polo Culturale di Mentana
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Testo e Foto fornite dal MuGa © Riproduzione vietata | Copyright