Uno scrigno di storia, arte e natura
In viaggio tra borghi, siti archeologici, ville e laghi
Aggiornato il: 29 Maggio 2024
Il Parco Regionale dei Castelli Romani è uno dei circa 70 parchi istituiti dalla Regione. Si estende su una superficie di poco inferiore ai 10.000 ettari interessando nella sua gestione 14 comuni. L’area si identifica in pratica con la parte centrale della caldera del “Vulcano Laziale“. La storia di questo complesso vulcanico iniziò circa 700.000 anni fa e i suoi numerosi episodi, terminati poco più di 20.000 anni or sono, hanno formato quel paesaggio così vario che oggi conosciamo: colli, piccoli monti, valli e laghi.
Proprio per questa struttura così varia, per il substrato tipico delle zone vulcaniche e per gli elementi climatici piuttosto differenziati a causa delle molteplici esposizioni, il Parco dei Castelli Romani ospita associazioni vegetali e specie animali di notevole interesse scientifico.
Cosa Vedere nel Parco Regionale dei Castelli Romani
Le Flora
Un gioiello di natura alle porte della capitale; meta di domenicali scampagnate romane. All’interno di questa vasta zona si sono sviluppati con il tempo vari microclimi sia in senso orizzontale che verticale. Così accanto a residui di sugherete relitte troviamo nuclei di leccete pure come il bosco, folto ma non esteso, nei pressi di Lanuvio. Le specie tipiche della lecceta, quali il lauro, il corbezzolo, l’erica, il pungitopo e ovviamente il leccio richiamano alla mente la macchia mediterranea che qui si spinge fino a circa 700 metri di quota; belli gli esemplari dalle foglie spinose situati poco al di sotto della cima di Monte Cavo a quota 900 m.
Non possiamo concludere il discorso sull’orizzonte mediterraneo senza parlare delle pinete come quelle del Vallone Tempesta a 500 metri di altitudine sull’orlo nord del Lago di Nemi, del Tuscolo, o di Collepardo nelle vicinanze di Ariccia. Un accenno alle faggete conclude la nostra rassegna botanica. Purtroppo non si può parlare di faggete vere e proprie ma di singoli individui situati nelle zone più elevate del vulcano. Faggi secolari, vigorosi e alti più di 20 metri, unici residui di più vaste boscaglie sostituite con il tempo dai castagni, si trovano proprio sulla cima di Monte Cavo.
La Fauna del Parco
L’ambiente dei Castelli Romani, come tanti analoghi della nostra penisola, ha subìto l’assalto dell’urbanizzazione selvaggia e dei cacciatori con l’inevitabile conseguenza dell’estinzione nella zona dei grandi e di buona parte dei piccoli mammiferi. Il lupo e il cervo, per esempio, erano presenti in quest’area nel XVIII secolo. La lontra, che tutti ormai conosciamo, la si poteva incontrare sulle sponde più appartate del lago Albano fino a sessant’anni fa! A questo massacro sono sopravvissuti pochi mammiferi di media e piccola taglia, molto difficile scorgerli date le loro abitudini notturne: l’istrice e il tasso vivono nel fitto dei boschi. La donnola e la faina, invece, sono piuttosto vivaci ma altrettanto timidi. Per contro, con un po’ di osservazione, non è difficile scorgere la volpe e lo scoiattolo.
La Fauna dei Laghi
Nel Lago Albano e nel Lago di Nemi, entrambi inclusi nel Parco Regionale dei Castelli Romani vivono ancora numerosi pesci di medie e piccole dimensioni e quindi non è facile rinvenire specie di grossa taglia. Lucci, carpe e persici sono spesso catturati dai pescatori che svolgono l’attività a livello amatoriale. Tra quelli abbastanza frequenti si possono annoverare il granchio d’acqua dolce.
Il Patrimonio Storico e Archeologico dei Colli Albani
Se la forte antropizzazione, influenzata anche dalla vicinanza di Roma, ha ridimensionato di molto la natura del parco, di contro i punti di interesse storico, artistico e archeologico sono decisamente di grande pregio. Una buona parte dei borghi dei Castelli Romani sono intrisi di storia e ricchi di monumenti.
Ville, parchi, siti archeologici, chiese, offrono al visitatore una vasta rete di itinerari, il cui aspetto storico può intrecciarsi mirabilmente con quello naturalistico, lasciando il turista decisamente soddisfatto. Il tutto viene ulteriormente arricchito da numerose strutture ricettive, ristoranti e tipiche trattorie, dove poter assaporare la tradizionale cucina “Castellana” e “Romana”.
Tra i luoghi da non perdere ricordiamo:
- Le Ville Tuscolane tra Frascati e Grottaferrata
- Il Parco Archeologico del Tuscolo a Monte Porzio Catone
- Le Ville Pontificie con i suoi magnifici giardini
- Il seicentesco Palazzo Chigi e il paco monumentale ad Ariccia
- La superba Abbazia di Santa Maria o di San Nilo a Grottaferrata
- L’area Archeologica del Tempio di Giunone Sospita a Lanuvio
- Il Tempio di Diana sul Lago di Nemi
- L’affascinante Eremo di Sant’Angelo in Lacu vicino a Rocca di Papa
- Il convento di Santa Maria ad Nives o di Palazzolo
- La Tomba degli Orazi e Curiazi ad Albano Laziale
Infine invitiamo ad esplorare altri luoghi magnifici come:
Informazioni Turistiche
Parco Regionale dei Castelli Romani
Villa Barattolo – Via Cesare Battisti, 5
00040 Rocca di Papa (RM)
Tel. +39.06.94.79.931
Sito web ufficiale del Parco
Ti potrebbe interessare anche
Siti Archeologici del Lazio
Laghi del Lazio
Città Fantasma del Lazio
Castelli del Lazio
I borghi più belli del Lazio
Gianfranco Zampetti © Riproduzione vietata | Copyright