Scopri i luoghi più belli da vedere del Parco Nazionale del Circeo
Un tour tra leggenda, storia e natura
Aggiornato il: 24 Aprile 2023
Il Parco Nazionale del Circeo è un parco tutto particolare poiché è una delle poche aree protette dove si possono distinguere nettamente gli ambienti. All’interno di questi si è instaurata una biodiversità di alto valore naturalistico. Quest’area, piccolo residuo di quella che un tempo fu l’antica e inospitale “Selva di Terracina”, è scampata agli interventi di prosciugamento e appoderamento ed è stata così risparmiata dal totale disboscamento.
A questa prima porzione di territorio sono stati annessi la Duna Litoranea, il Promontorio del Circeo, i 4 laghi costieri e l’Isola di Zannone. Tutto il parco è visitabile liberamente, a esclusione di tre Riserve Naturali Integrali, ed è attraversato da numerose piste da percorre a piedi o in bicicletta.
La storia del Parco Nazionale del Circeo si identifica con quella della bonifica dell’Agro Pontino e alcune testimonianze sono tutt’oggi conservate all’interno dell’area o ricostruite come le lestre e le carbonare.
La Duna Litoranea
La Duna Litoranea vista dal Monte Circeo – detto anche Picco di Circe – appare come una mezzaluna dove a sinistra spicca l’azzurro del mare e a destra, nel retro-duna, la striscia dei laghi costieri che confinano con la foresta. Tanto è prezioso questo ambiente, in quanto unico in Italia, che viene tutelato dall’Unione Europea. Dietro la spiaggia, formata da sabbie piuttosto sottili, si erge un cordone dunale che nei punti più elevati può raggiungere i 27 metri. Sui pendii a mare di questo cordone si abbarbicano le piante tipiche della duna. Al momento della fioritura viene completamente coperta dai vistosi e carnosi fiori del fico degli ottentotti oppure dai fiori azzurrini e spinosi dell’eringio marino. Ciò che più da l’aspetto tipico della macchia mediterranea bassa è un “muro di arbusti” situati proprio sul cordone dunale. Quest’ultimo è formato principalmente da lentisco, ginepro, mirto, fillirea ed erica.
La Foresta
La Foresta del Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 3.300 ettari, degli originali 11.000 esistenti prima della bonifica, è conosciuta come la “Selva di Circe” e dà al visitatore un fascino d’altri tempi. L’importanza di questa foresta risiede, tra l’altro, nell’esistenza di zone più o meno estese che hanno conservato la peculiare caratteristica di “foresta planiziale” ovvero “foresta allagata”. Tali zone umide sotto il profilo ecologico hanno assunto una notevole importanza.
In alcuni punti la Foresta del Parco Nazionale del Circeo è molto fitta e intricata e rende bene l’idea di come doveva essere tale foresta prima dell’era industriale. Due strade attraversano la foresta ma quella sterrata, percorrendola a piedi si possono osservare le varie piante come il cerro e il leccio e tante altre che costituiscono la macchia alta. Partendo dalla Contrada Cerasella, dopo circa quaranta minuti di cammino sulla sinistra, un piccolo ponticello sul fossato consente di entrare in un’area chiamata “Piscina della verdesca”. La sua caratteristica è quella di allagarsi a secondo delle stagioni e riproduce il paesaggio originario della “Foresta Planiziale”.
Il Promontorio del Circeo (Monte Circeo)
Il Promontorio del Circeo è ben visibile da ogni parte della pianura pontina, anche a una certa distanza. E’ facile notare questo grosso rilievo calcareo alto oltre 500 metri che visto di profilo, ha dato l’idea per il logo del parco. Osservando attentamente dalla stessa posizione, sembra che abbia i tratti della testa di un gigante coricato dormiente. Questo ha scatenato la fantasia umana che ha attribuito a questo promontorio la sede di maghi, dei e stregoni. Tale fantasia è stata alimentata anche dal fatto che su tutta l’area vi sono una quarantina di grotte delle quali ben 8 piuttosto grandi sono dalla parte del mare (Grotta della Maga Circe, Grotta delle Capre, Grotta dell’Impiso, Grotta Guattari, ecc.).
Alcuni itinerari consentono di visitare il promontorio anche in auto. Da San Felice Circeo si può salire alle “Crocette” da dove la vista si allarga fino alle Isole Ponziane. Nelle vicinanze del piazzale è possibile visitare i resti dell’Acropoli di Circei. Un’altra strada parte asfaltata e parte sterrata, conduce – dopo aver oltrepassato il Faro e Torre Cervia – al Riparo Blanc, luogo preistorico dove sono state rinvenute tracce dell’Homo sapiens sapiens. Interamente a piedi, ma sconsigliato nei periodi molto caldi, l’itinerario che parte da Torre Fico. Percorrendo la “Strada del Sole” si arriva fino alle pendici alte del promontorio.
I Laghi e le Zone Umide
Le Zone Umide sono costituite, oltre alle piccole zone allagate nella foresta, anche dal grande spettacolo dei quattro laghi costieri che si trovano stretti tra il cordone dunale e la foresta. In successione abbiamo da nord a sud: Lago di Fogliano, Lago dei Monaci, Lago di Caprolace e Lago di Sabaudia o di Paola. Tra il terzo e il quarto vi è un’altra zona umida di estremo interesse, “I Pantani dell’Inferno”, dove si possono osservare centinaia di uccelli – specialmente limicoli (setacciano il fango) – che sostano in questi “pantani” per nutrirsi di animali che vivono in mezzo al fango.
Tutte le zone umide del Parco Nazionale del Circeo, in base alla Convenzione di Ramsar sono state dichiarate “Zona Umida di Interesse Internazionale”. Tra un lago e l’altro, circondati dalla vegetazione, pascolano i bufali e in mezzo a loro si aggirano aironi guardabuoi, egrette, gru e oche mentre in alto volano i falchi di palude. Con un buon binocolo è interessante osservare queste e tante altre specie animali.
L’Isola di Zannone
L’Isola di Zannone è considerata il “Paradiso naturalistico delle Isole Ponziane” poiché unica per la sua caratteristica ambientale. È costituita principalmente non solo da rocce vulcaniche ma anche da rocce metamorfiche e sedimentarie che risalgono a 200 milioni di anni fa. Con molto rispetto per l’ambiente, è possibile visitare l’isola, approdando in località Varo. Da qui con un sentiero (segnato con frecce e vernice bianca) – realizzato dai monaci benedettini – si può arrivare ai resti del convento e da qui proseguire per il Monte Pellegrino a quota 194 metri.
Andando oltre si può realizzare un percorso ad anello scendendo prima a Punta del Lauro, poi risalire il pendio per ritornare al convento e quindi al punto di partenza. Questo itinerario è anche interessante per chi vuole osservare la tipica vegetazione dell’isola costituita principalmente da piante arbustive come la ginestra, il lentisco, il mirto ed erica e numerose piante erbacee tra cui spicca l’elicriso.
Il Patrimonio Storico e Archeologico del Parco
L’Ente del Parco Nazionale del Circeo, per far conoscere meglio le caratteristiche di questa importante area protetta, ha istituito nei centri visita alcune strutture atte allo scopo. Area Faunistica Cerasella, a Sabaudia, per scopi didattici ma è attrezzata con tavoli e panche per pic-nic. Borgo Fogliano insieme alla Villa Inglese e a Villa Fogliano, nei pressi di Latina, costituisce uno dei complessi storici più affascinati del parco. Risalente alla fine del ‘700, il borgo è circondato da un’ampia area verde. Tra l’altro vi è un laboratorio per l’educazione ambientale e un museo ornitologico.
A Sabaudia cittadina posta nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, si trova il Centro di Documentazione sull’Istruzione e la Sanità nelle paludi pontine. Al suo interno sono conservati numerosi documenti circa la situazione sanitaria delle popolazioni che sono vissute nell’Agro Pontino durante la bonifica. Infine nel Centro Visitatori di Sabaudia è stato istituito un museo dotato di pannelli, terrari, acquari nei quali vengono illustrate le principali caratteristiche degli ambienti del parco. Oltre a questi centri visita, è consigliato visitare altri luoghi come la Villa di Domiziano (8,5 km dalla cittadina), in località Palazzo, costruita nel I secolo d.C. E’ considerata l’area archeologica più importante tra quelle presenti nel parco, che ammontano a circa un centinaio. Il centro storico di San Felice Circeo e la costiera in località Punta Rossa dove si può osservare come il mare cesella incessantemente le coste.
A 7,5 km da Sabaudia e a poca distanza dal promontorio sorge la Fonte di Lucullo. Costruita durante l’impero di Domiziano (81 – 96 d.C.), si presuppone sia stata costruita in età repubblicana per alimentare una vicina villa, oggi del tutto scomparsa. Per chi è amante della storia e dell’archeologia non può mancare la vista all’Acropoli dell’Antica Circei. Il sito fu realizzato in Età Repubblicana ma alcuni ritengono sia stata fondata in epoca più antica. Sorge sulla cresta sud – est del promontorio a circa 3 km da San Felice Circeo. Infine, per chi vuole aggiungere un pizzico di mistero (5-600 metri dal borgo, lungo la Via del Sole), può ammirare Villa Aguet, edificio ottocentesco situato su un magnifico belvedere lungo il versante sud orientale del Monte Circeo. Non è visitabile perché di proprietà privata, nasconde alcuni miseri irrisolti.
Informazioni Turistiche
Ente Parco Nazionale del Circeo
Via Carlo Alberto, 188
04016 Sabaudia (LT)
Tel. +39 0773.51.22.40
Sito Web: www.parcocirceo.it
Superficie a terra (ha): 8.500
Quota: da 0 a 541 metri
Centri visitatori: Sabaudia, Latina (Villa Fogliano)
Regioni: Lazio
Provincia: Latina
Comuni: Latina, Ponza, Sabaudia, San Felice Circeo