Cosa vedere e come visitare le rovine di Montefalco
L’originale quanto antico nucleo di Montefalco sorge a sud-ovest dell’attuale centro abitato di Monteflavio, sulla cima di un colle a circa 900 metri di altitudine. Qui, nel XIII secolo venne eretto il castello di Montefalco, primo e più importante edificio dell’antico insediamento. Da qui si può godere anche di un magnifico panorama verso Monteflavio e su buona parte dei Monti Lucretili.
Il motivo per cui fu eretto un borgo fortificato risiede nel fatto che occupava un importante passo montano. Ad ogni modo, si hanno le prime notizie dell’antica Monteflavio a partire dall’anno 1422, anche se, dire il vero il castello e le abitazioni circostanti risultano già abbandonate. Solo alla fine del XVI secolo, per volontà della famiglia Orsini il centro fortificato riprende vita ai piedi del colle dove sorgeva Montefalco.
La visita alle rovine di Montefalco
L’imponente complesso di Montefalco è costituito, quindi, dalla rocca, da una cinta difensiva e dalle abitazioni racchiuse in essa. Quest’ultime sono dotate anche di una cisterna per l’approvvigionamento idrico. Tutto il centro abitato si mantenne in vita, come accennavamo, fino al 1422. Dopo questa data esso fu poi abbandonato e non si sono avute successive documentazioni sulla presenza di attività umane inserendosi definitivamente tra le città disabitate.
Solo alla fine del cinquecento Montefalco tornò ad animarsi quando per volere della famiglia Orsini, la tenuta rinacque in un nuovo centro abitato spostato ai piedi del colle, nei pressi di San Martino. In tempi ancora più antichi, dove ora sorge il castello di Montefalco, infatti, si ergeva a Sud Ovest San Martino, nata per celebrare il culto a S. Donato. Questo culto arcaico fu sostituito da quello per S. Martino, introdotto nel 1750 dagli abitanti di Marcitelli che colonizzarono il nuovo centro di Monteflavio su invito del Cardinale Flavio Orsini. Nel 1644 Monteflavio venne venduto alla famiglia dei Barberini.
Come visitare le rovine di Montefalco
La visita alle rovine di Montefalco è libera. Tuttavia è doveroso informarsi presso gli organi competenti del luogo per accertarne la possibilità di accesso. Occorre prendere questi accorgimenti per non imbattersi in sgradevoli incidenti che non solo rischiano di rovinare la gita ma di mettere a rischio la stessa incolumità di chi decide di recarsi in luoghi come questi, ad accesso libero.
Informazioni turistiche
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Comune di Palombara Sabina
Piazza Vittorio Veneto, 12
Tel. +39 0774.63.641
Sito Web del Comune
Cosa vedere nei dintorni di Montefalco
Le rovine di Montefalco appaiono piuttosto isolate. Per completare la gita quindi, dovremmo spostarci e percorrere alcuni chilometri in auto. Ad ogni modo, per tutti gli amanti delle città abbandonate, possiamo segnalare, la città perduta di Castiglione nei pressi di Palombara Sabina. Consigliabile, inoltre, è la visita al non lontano Lago del Turano e al borgo di Castel di Tora dove sorgono, tra l’altro, le rovine dell’antico borgo di Antuni. Sempre nei dintorni, possiamo segnalare come possibile meta per completare la gita Arsoli e il suo magnifico Castello Massimo che, anche se non visitabile, offre un’interessante colpo d’occhio.
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