Cosa vedere e come visitare l’area archeologica di Gabi
Il sito archeologico dell’antica città di Gabi (in latino Gabii) si trova a circa 20 chilometri a est di Roma, al XII miglio della Via Prenestina, via che in precedenza veniva denominata via Gabina. Questa strada, da un punto di vista strategico, era considerata una delle strade più importanti dell’impero.
Gabi, in tempi passati, rappresentava un tassello di fondamentale importanza, sia a livello politico che culturale. Faceva parte di una rete di grandi centri laziali sviluppatasi al momento della nascita di Roma, insieme a Tibur (Tivoli) e Praeneste (Palestrina), tutti centri di controllo della bassa valle dell’Aniene, valle del Sacco e del Liri.
Gabi, oggi, costituisce un prezioso tesoro storico, oltre che archeologico, del Lazio, e la sua rilevanza è determinata anche dalla sua vicinanza alla città di Roma. Tutta l’area di estende per circa 70 ettari ed è in corso il progetto di rendere Gabi un vero e proprio Parco archeologico Sub-urbano, grazie all’acquisizione del sito da parte del Demanio dello Stato e all’assegnazione in uso alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.
Le origini di Gabi
Secondo la tradizione il sito archeologico di Gabi fu il luogo dove Romolo e Remo avrebbero avuto gli insegnamenti e avrebbero imparato a scrivere. È storia, invece, quella che ci parla di Gabii come città in cui si rifugiò Tarquinio il Superbo. Trovò qui infatti riparo quando fu espulso dall’Urbe dopo una rivolta cittadina che mise fine alla monarchia a Roma.
La decadenza di Gabi iniziò già dalla fine dell’età repubblicana riducendo la sua funzione a semplice villaggio già nei primi decenni dell’età imperiale. Molti secoli più tardi, abbiamo ancora notizie di Gabi grazie al fatto che fu diocesi negli ultimi anni del IX secolo. Tutto ciò presuppone che l’antica città nell’alto Medioevo aveva un nucleo vitale di una certa entità .
La visita a Gabi
Durante la visita al sito archeologico si può esservare l’antica Via Prenestina. Questa, partendo dalla zona dove un tempo sorgevano edifici privati, attraversava la città formando l’asse viario principale. Nella parte occidentale del sito, invece, si trova il santuario dedicato a Giunone Gabina. Poco fuori l’area archeologica possiamo notare anche i resti di una chiesetta medievale.
Durante gli scavi avvenuti nel sito di Gabii, oltre a quelli attualmente visibili come il Santuario di Giunone risalente al 150 a.C. e la via Prenestina, stanno venendo a luce le principali strutture e gli edifici dell’antica città .
Gabi venne abbandonata alla metà dell’XI secolo, e da questo momento in poi non ha subito trasformazioni radicali che, come spesso è avvenuto, hanno cancellato le testimonianze storiche del passato. Ciò potrebbe portare a conoscenza di nuove informazioni sullo sviluppo, non solo di Gabi, ma anche della stessa città di Roma, poiché, almeno fino all’età medio repubblicana, le vicende storiche di Gabii sembrano ricalcare quelle dell’Urbe.
Come visitare Gabi
Il sito archeologico di Gabi situato all’interno del comune di Monte Compatri, è visitabile su richiesta dal lunedì al venerdì prenotando al numero +39 06.22.61.887 o inviando una e-mail a: ssba-rm.gabii@beniculturali.it
Informazioni turistiche
Coordinate GPS
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Soprintendenza speciale archeologica,
belle arti e paesaggio di RomaÂ
via Prenestina km 19,300
Tel. +39 06.22.61.887
Sito Web
Comune di Monte Compatri
Piazza del Mercato, 1
00040 Monte Compatri (RM)
Sito Web del Comune
Cosa vedere nei dintorni di Gabi
Per completare la gita all’area archeologica di Gabii consigliamo la visita a Palestrina dove, oltre all’interessante centro storico, potremmo ammirare il Tempio della Fortuna Primigenia. Non lontano da Palestrina, seguendo al strada per Capranica Prenestina si raggiunge il piccolo borgo di Castel San Pietro Romano dove troneggia la Rocca dei Colonna. Verso nord, invece, è di sicuro interesse Tivoli con le sue splendide ville.
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