Villa di Tiberio a Sperlonga

Cosa vedere alla Villa di Tiberio

A circa 1,5 km a sud di Sperlonga si trovano i resti della grandiosa Villa di Tiberio costruita sulla base di un’altra villa risalente alla metà del II secolo a.C. Nel 1963 la villa è stata inclusa nell’itinerario di visita del Museo archeologico nazionale di Sperlonga gestito dal Polo museale del Lazio.

Si tratta di un complesso archeologico che ha visto varie fasi di costruzione eseguite lungo un arco di tempo assai lungo, che va dall’età repubblicana al VI secolo d.C. La villa, inoltre, era formata da diversi edifici, rivolti verso il mare e disposti su terrapieni. La villa, forse appartenuta a Aufidio Lurco è formata da una serie di vani e un ampio cortile con un portico.

Villa di Tiberio a Sperlonga (LT) | Cosa vedere e come visitarla
Villa di Tiberio

La Villa di Tiberio rimane ancora oggi una delle più importanti testimonianze di villa romana imperiale costiera, e una delle maggiori attrazioni storiche e turistiche di Sperlonga. Si potrà abbinare la vista del borgo con il sito archeologico, arricchendo di molto la nostra gita.

La visita alla Villa di Tiberio

La visita alla Villa di Tiberio permette di osservare tutti vari ambienti, inclusi quelli di servizio e un forno, collocati intorno al cortile. Anche la grotta naturale, posta nelle immediate vicinanze della villa, subì alcune trasformazioni architettoniche agli inizi del I secolo d.C., in cui vennero inserite strutture in muratura (portico a due navate) e sculture, il tutto arricchito da giochi d’acqua e cascatelle.

Caratteristica è l’ampia vasca rettangolare, situata davanti la grotta naturale, in cui era stata realizzata un’isola artificiale adibita per la “caenatio”, ovvero la sala da pranzo estiva.

Nelle ultime fasi di vita della Villa di Tiberio, l’area venne occupata da un gruppo di monaci che riadattò la struttura alle proprie esigenze religiose. Questo, purtroppo, decretò la perdita di molte delle sculture presenti, che furono lentamente ma inesorabilmente distrutte. Non è ancora chiaro il momento e le motivazioni dell’abbandono del sito. Si presume, comunque, che la causa furono le ripetute incursioni saracene durante il IX secolo. Queste, infatti, spinsero i monaci poco più a nord, dando origine all’odierna cittadina di Sperlonga.

Come visitare la Villa di Tiberio

La visita alla Villa di Tiberio è aperta nei seguenti giorni e orari:

dal giovedì alla domenica
gennaio-febbraio: 8.30 – 16.00
marzo: 8.30 – 17.00
aprile-maggio: 8.30 – 18.00
giugno-agosto: 8.30 – 19.00
settembre: 8.30 – 18.00
ottobre: 8.30 – 17.00
novembre-dicembre: 8.30 – 16.00.

Per tutte le altre informazioni consultare la pagina ufficiale sul sito della Direzione Regionale Musei Lazio del MIBACT.

N.B. è possibile che l’ingresso al sito archeologico possa essere limitato o temporaneamente chiuso per motivi tecnici o di sicurezza. Pertanto Vi consigliamo di fare sempre riferimento alle informazioni rilasciate dall’Ente Gestore del sito archeologico.

Informazioni turistiche

Direzione Regionale Musei Lazio
MiBACT
Piazza San Marco, 49
00186 Roma
Tel. +39 06.69.99.42.69 – 233

Museo Archeologico Nazionale e Area Archeologica di Sperlonga
Via Flacca, km 16.300
04029 Sperlonga (LT)
Tel. +39 0771.54.80.28
Sito Web: Museo Archeologico Nazionale e Area Archeologica di Sperlonga

Oasi Blu Villa di Tiberio
Via Appia, 522
04028 Scauri (LT)
Tel. +39 0771.68.38.50

Cosa vedere nei dintorni della Villa di Tiberio

Per completare al meglio la gita alla Villa di Tiberio consigliamo di visitare tutta l’area nei dintorni del sito archeologico. Si tratta dell’Oasi Blu, uno specchio di mare e di arenile che si estende per circa 11 ettari in cui si svolgono diverse attività. Tra queste citiamo le escursioni lungo la costa, i campi studio e soggiorni didattici.

Inoltre, di sicuro interesse, nei dintorni della Villa di Tiberio è il pittoresco borgo di Sperlonga, che sorge, tra l’altro, all’interno del Parco Regionale della Riviera di Ulisse. Questa area protetta, compresa nei comuni di Gaeta, Formia, Minturno e la stessa Sperlonga si estende su una superficie di 434 ha di cui più di 100 di superficie marina.

Dal punto di vista naturalistico è importante segnalare le falesie di Monte Orlando vicino Gaeta costituite da alte pareti di roccia che sprofondano verso il mare e dove nidifica il raro falco pellegrino. Dalla costa, in parte ricoperta da macchia mediterranea, la vista spazia verso il mare e si può intravedere il Promontorio del Circeo e nelle giornate più limpide anche il Vesuvio fino a raggiungere con lo sguardo le Isole Pontine.

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